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Biathlon, Dominik Windisch BRONZO DI RIACE! Gara memorabile per l’azzurro, è terzo nella sprint vinta da Arnd Peiffer

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Una giornata che vale una stagione, che vale una carriera. Dominik Windisch ha conquistato il primo podio per l’Italia alle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018, salendo sul podio nella 10 chilometri sprint maschile di biathlon. L’azzurro, tra gli outsider della vigilia, ha mancato solo l’ultimo bersaglio in una gara in cui diversi tra i favoriti della vigilia hanno sbagliato molto al poligono. La medaglia d’oro è andata al tedesco Arnd Peiffer, argento il ceco Michal Krcmar.

La medaglia di Dominik Windisch è il premio ad un atleta umile, con i piedi per terra, gentile e disponibile. Un gigante buono che nella gara più importante della sua vita ha trovato una delle prestazioni migliori della carriera, che senza il bersaglio mancato all’ultimo poligono l’avrebbe portato addirittura sul gradino più alto del podio. Per lui, si tratta del secondo alloro olimpico in carriera dopo il bronzo di Sochi 2014 ottenuto nella staffetta mista. Di conseguenza, questa è la prima medaglia individuale a Cinque Cerchi.

Windisch ha gestito bene una gara non facile e influenzata dal vento al tiro, andando in progressione. Nel primo giro non ha forzato, ed è uscito senza errori dalla serie a terra, condizione perfetta per provare ad attaccare il podio nella seconda parte di gara. A partire dal secondo giro, ha cambiato marcia ed è entrato nell’ultima zona di tiro in piena corsa per la medaglia d’oro. L’errore sull’ultimo bersaglio, quello della sicurezza, ha dato quel brivido in più all’ultimo giro, in cui è stato costretto a rimontare sull’austriaco Julian Eberhard nell’ultimo chilometro e mezzo, in cui ha fatto la differenza rispetto alla concorrenza. Una volta sul traguardo, l’unico pericolo è arrivato da Martin Fourcade in rimonta, ma il francese proprio negli ultimi 2 chilometri non ha mantenuto la progressione che lo avrebbe portato ad un clamoroso podio nonostante tre giri di penalità nella serie a terra.

La medaglia d’oro è andata al tedesco Arnd Peiffer, perfetto al tiro e competitivo sugli sci stretti come gran parte della squadra tedesca, che ha ottenuto il secondo oro in due gare in questa specialità dopo il successo nella prova di ieri nella competizione femminile. Seconda medaglia anche per la Repubblica Ceca, argento con Michal Krcmar, a sua volta senza penalità sul groppone. Windisch, ovviamente ha chiuso terzo ed è stato il migliore tra gli atleti che hanno commesso un errore, con soli 7 decimi di secondo di vantaggio sull’austriaco Eberhard, quarto. Quinta posizione per il norvegese Erlend Bjoentegaard, staccato di una decina di secondi da Windisch con due errori commessi. Tanta Germania nei 10 con Benedikt Doll e Simon Schempp rispettivamente in settima e ottava posizione, mentre Martin Fourcade e lo svizzero Wiestner hanno preceduto Lukas Hofer, che ha chiuso la top 10 con due errori. L’azzurro ha confermato la buona condizione, pagando 31’’ dalla medaglia d’oro, che lo farà partire da una buona posizione nell’inseguimento. Peccato che in entrambi i poligoni abbia commesso l’errore proprio sull’ultimo bersaglio. Da qui, però, può trovare la solidità per attaccare nelle prossime gare. Tra i grandi favoriti della vigilia, disastro tra i big norvegesi, che hanno commesso troppi errori al tiro. 13o Tarjei Boe, 18o Emil Hegle Svendsen e addirittura 31o Johannes Boe con 4 errori commessi. 

Appaiati in 50esima e 51esima posizione Giuseppe Montello e Thomas Bormolini, entrambi con due penalità ma autori di una discreta prova sugli sci.





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gianluca.santo@oasport.it

Foto: FISI-Pentaphoto

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    11 Febbraio 2018 at 14:45

    Un grande applauso a Windisch che ha saputo approfittare dei tanti errori dei più forti.
    Si vede che era destino di domenica che uno dei due Dominik portasse a casa qualcosa.
    Molto bene anche per l’inseguimento tra l’altro, compresa la situazione di Hofer.
    E un applauso va anche ai tecnici del biathlon che è tutto il decennio, escluso il mondiale 2012, che almeno una medaglia nei grandi eventi annuali, Mondiali o Giochi, se la portano a casa. In uno sport come questo non è mai una cosa scontata.

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