Short track, Olimpiadi PyeongChang 2018: i quarti di finale dei 500 metri e le avversarie di Arianna Fontana e Martina Valcepina

Domani martedì 13 febbraio si assegneranno le medaglie dei 500m femminili di short track alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. L’Italia vuole essere assoluta protagonista con Arianna Fontana e Martina Valcepina: si incomincia dai quarti di finale, le migliori due di ogni serie accedono alle semifinali, poi l’attesa finale tra le migliori quattro per definire il podio.

Arianna Fontana sarà impegnata nel primo quarto di finale. L’azzurra, in virtù dell’ottima prestazione esibita in batteria, potrà sfruttare il vantaggio di partire alla corda. La nostra portabandiera è la grande favorita per il passaggio del turno ma le avversarie non sono certo da sottovalutare. La 27enne canadese Marianne St-Gelais ha vinto l’argento ai Mondiali 2017 e 2016 su questa distanza oltre che all’argento alle Olimpiadi di Vancouver 2010: un colosso della specialità che punta a tornare sul podio più importante. Yara Van Kerkhof, 27enne olandese, vanta una buona esperienza ed è alla seconda Olimpiade della carriera ma nei 500m non ha mai brillato particolarmente. La 22enne polacca Natalia Maliszewska non sembra invece essere un fattore in questo quarto di finale.

Martina Valcepina è invece nell’ultimo quarto di finale e dovrà scattare dalla terza corsia: non un punto di partenza eccellente, è chiamata subito agli straordinari. Le avversarie meritano il massimo rispetto. La sudcoreana Choi Minjeong ha vinto i Mondiali 2015 e 2016 sui 1000m, in quelle stesse edizioni ha concluso i 500m al quarto posto e su questa distanza ha realizzato il record del mondo in batteria. La cinese Qu Chunyu ha vinto il bronzo iridato due anni fa e cercherà il colpaccio. La giovane ungherese Petra Jaszapati può essere la classica rivelazione, la 19enne ha vinto l’argento alle Olimpiadi Giovanili due anni fa.

Questi gli abbinamenti degli altri quarti di finale: la favorita britannica Elise Christie con l’ungherese Andrea Keszler, la canadese Kim Boutin e la tedesca Anna Seidel; le cinesi Fan Kexin e Han Yutong con la russa Sofia Prosvirnova e la statunitense Maame Biney.

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