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Judo: gli Emirati Arabi Uniti “acquistano” tre judoka dalla Mongolia

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Se nello scorso quadriennio avevano naturalizzato in blocco la nazionale moldava di judo, venendo ripagati con due medaglie mondiali firmate da Victor Scvortov ed Ivan Remarenco e da una medaglia di bronzo olimpica con Sergiu Toma, ora gli Emirati Arabi Uniti sembrano aver puntato con decisione sulla naturalizzazione di tre atleti mongoli, con l’obiettivo di presentarli in gara a maggio, giusto in tempo per l’inizio delle qualificazioni olimpiche verso Tokyo 2020. Ma chi sono i tre judoka che hanno ceduto al profumo dei petrodollari?

  • Temuulen Battulga, ventottenne che milita nella categoria +100 kg, tre volte medagliato continentale, vincitore di due Grand Prix e sul podio nei Grand Slam di Tokyo e Parigi, anche se i suoi migliori risultati risalgono quasi tutti a quando militava nella divisione di peso inferiore;
  • Tumurkhuleg Davaadorj, ventisettenne che combatte nella categoria 66 kg, due volte campione continentale asiatico, vanta sei vittorie nel World Tour, compreso il Grand Slam di Parigi nel 2015 ed il Grand Slam di Baku nel 2013;
  • Dagvasuren Nyamsuren, ventottenne della categoria 81 kg, campione continentale asiatico nel 2016, vincitore del Grand Prix di Ulaanbaatar nello stesso anno e medagliato di bronzo all’ultimo Grand Slam di Tokyo, attuale numero sette del ranking mondiale.

Va comunque sottolineato come nessuno di questi judoka sia al momento il numero uno di Mongolia nella propria categoria di peso: l’offerta degli Emirati Arabi Uniti ha dunque rappresentato per loro il miglior modo di continuare a coltivare il sogno olimpico.

giulio.chinappi@oasport.it





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Foto: IJF

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