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Vela, 470 di legno

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Un quarto posto che lascia l’amaro in bocca. Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti non sono riusciti, infatti, a recuperare quei tre punti che li separavano dalla medaglia di bronzo. Nella Medal Race i rivali argentini allenati dall’italiano Andrea Mannini non hanno sbagliato nulla, regatando sempre nelle prime posizioni. I sudamericani hanno chiuso quest’Olimpiade in crescendo, entrando tra i migliori sei nelle ultime 5 regate.

Alla fine sono nove i punti che distanziano lo skipper romano e il prodiere bresciano dal podio a cinque cerchi. Fermo restando che la prova in queste due settimane degli italiani è stata sicuramente ottima e al di là di ogni più rosea previsione, c’è un po’ di rammarico per qualche regata in cui gli azzurri hanno perso punti preziosi per pochi secondi. Inoltre il poco vento che ha contraddistinto le gare di questi giorni a Weymouth e Portland non ha sicuramente favorito la barca del Bel Paese.

Dopo un bellissimo duello con i britannici Bithell e Patience, gli australiani Belcher e Page sono riusciti a portarsi a casa la medaglia d’oro. I due, vincitori degli ultimi tre mondiali, hanno ottenuto come peggior risultato un nono posto (poi scartato), piazzandosi tra i primi tre in ben nove occasioni. Per Page si tratta del secondo alloro olimpico dopo quello conquistato a Pechino con Nathan Wilmot.

 

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