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Olimpiadi PyeongChang 2018, le pagelle di martedì 20 febbraio: Arianna Fontana imperatrice, Lisa Vittozzi illumina. Pittin non è più un atleta di vertice

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OLIMPIADI INVERNALI PYEONGCHANG 2018, LE PAGELLE DI MARTEDI’ 20 FEBBRAIO

LISA VITTOZZI, 9: una prima frazione eccezionale nella staffetta mista di biathlon. Due poligoni perfetti, dieci bersagli coperti alla velocità della luce. Ha perso qualcosa sugli sci e su questo aspetto dovrà lavorare tanto per diventare per davvero una star di questo sport. Ha 23 anni ed almeno altre due Olimpiadi davanti a sé per provare a regalare all’Italia quell’oro sempre sfuggito nella storia a cinque cerchi.

DOROTHEA WIERER, 6,5: non è la sua Olimpiade ed anche oggi commette tre errori nel poligono in piedi. Riesce però a salvarsi con i denti, evitando quel giro di penalità che avrebbe compromesso ogni velleità di medaglia.

LUKAS HOFER, 7: una frazione solida, con una sola ricarica utilizzata. Non ha vissuto la sua miglior giornata sugli sci, ma al tempo stesso si è rilevato un elemento affidabile.

DOMINIK WINDISCH, 8: si regala la seconda medaglia di un’edizione dei Giochi che non dimenticherà. Nell’ultima frazione era più debole rispetto a Fourcade e Svendsen. Grazie al giro di penalità di Peiffer, ha conquistato il bronzo con una volata superlativa. Quando arriva allo sprint, l’altoatesino può far male a chiunque.

ITALIA CURLING, 10: il voto non è per la vittoria di oggi sulla Norvegia, quanto per le emozioni che ci hanno regalato Amos Mosaner, Joel Retornaz, Simone Gonin, Andrea Pilzer e Daniele Ferrazza. Già qualificarsi ai Giochi era stata un’impresa storica. A PyeongChang hanno giocato alla pari quasi contro chiunque, portando a casa tre successi e rimanendo a lungo in corsa per le semifinali. Un gruppo ancora giovane, su cui si deve investire con decisione verso Pechino 2022 ed oltre. Chissà che, prima o poi, questi ragazzi non ci regalino un trionfo importante. Il curling è infatti uno dei pochi sport in assoluto in cui l’Italia non ha mai vinto titoli tra Europei, Mondiali ed Olimpiadi.

CAPPELLINI-LANOTTE, 7,5: grazie ad un ottimo programma libero concludono la loro ultima Olimpiade al sesto posto nella danza. Una coppia che ha dato tantissimo al pattinaggio di figura italiano, con l’apice dell’oro ai Mondiali del 2014.

GUIGNARD-FABBRI, 6,5: il decimo posto finale nella danza li soddisfa. Ora non sarà semplice raccogliere il testimone di Cappellini-Lanotte.

ALESSANDRO PITTIN, 4: da tempo non è più un atleta di vertice nella combinata nordica. Colpa del solito tallone d’Achille, quel salto che proprio non riesce ad aggiustare. Il 27° posto odierno chiude un’annata molto deludente per il friulano, che ancora una volta dovrà ripartire da zero in estate. A 28 anni. il tempo stringe.

STAFFETTA FEMMINILE SHORT TRACK, 8,5: in una gara rocambolesca, con le squalifiche inflitte a Cina e Canada, arriva uno splendido argento. Arianna Fontana (voto 10 alla carriera) è diventata l’atleta con più medaglie all’attivo alle Olimpiadi nella storia dello short track (7), superando la cinese Meng Wang. La valtellinese è stata supportata da un gruppo coeso e competitivo: Martina Valcepina, Lucia Peretti e Cecilia Maffei hanno compiuto un salto di qualità importante nel corso del quadriennio ed il risultato odierno è un premio meritato.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Renzo Brico

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