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Formula 1
F1, Fernando Alonso ritrova in motore Renault in McLaren: niente più alibi per il team di Woking
“La Formula 1 non è una scienza esatta e non sapremo il nostro livello finché non scenderemo in pista. Barcellona sarà un banco di prova estremamente importante perché avremo un primo feedback sul lavoro svolto durante l’inverno. Siamo ottimisti, ma è sempre difficile prevedere i risultati. Red Bull ha ottenuto dei grandissimi risultati con questo motore: soffrivano in qualifica ma sul passo gara riuscivano a stare con Mercedes e Ferrari. Hanno lottato per il podio e sono persino riusciti a vincere due/tre GP. Questo è il tipo di risultato che mi renderebbe felice. Vorrei riassaporare il gusto dello champagne!“
Sono queste le parole di Fernando Alonso relativamente alla nuova motorizzazione Renault del team McLaren a partire dal prossimo Mondiale 2018 di F1. Lo spagnolo, non ne ha mai fatto un mistero, aveva individuato nella Honda il diretto responsabile delle ultime tre disastrose annate del team di Woking. Continue rotture, ritiri e penalizzazioni in griglia avevano costellato ogni weekend e, quasi sicuramente, il rinnovo del 2 volte campione del mondo con la scuderia inglese dipendeva proprio dal cambiamento del propulsore. Ebbene, torna a costituirsi un’accoppiata (Alonso-Renault) assai fortunata valsa due titolo iridati (2005-2006) e forse anche pensando a questo che Fernando un po’ ci spera.
Certo, dopo questo drastico cambio non vi saranno più alibi. Spesso, si è detto infatti che la McLaren era dotata di un gran telaio ma la potenza della power unit non era adeguata. Ora alla prova dei fatti vedremo se quest’affermazione era una forzatura o meno. Del resto, le prospettive dello spagnolo sono ambiziose: tornare sul podio con buona regolarità e lottare per le zone nobili della classifica. Ma sarà davvero possibile?
I test di Barcellona, insieme agli altri team, dal 26 febbraio al 1° marzo, sarà un banco di prova importante per le aspirazioni del team che domani ufficialmente presenterà la nuova monoposto. Oltre alla colorazione, incuriosisce anche vedere se il telaio sarà simile a quello dell’anno scorso oppure, visto il mutamento del propulsore, se ciò andrà ad incidere drasticamente nel retrotreno.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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