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F1, Test Barcellona 2018: nuova sfida Mercedes-Ferrari. Red Bull e McLaren puntano ad inserirsi

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Il circuito del Montmeló sarà presto teatro di sfide contro il tempo. Dal 26 febbraio al 1° marzo le vetture del Mondiale 2018 di Formula Uno torneranno ad esibirsi dopo la lunga pausa invernale mettendo in mostra le nuove vetture. La curiosità su quel che accadrà in pista è tanta e ci si aspetta ancora una volta un duello tutto Mercedes-Ferrari.

Un confronto, quello tra la Rossa e le Frecce d’Argento, iniziato già in sede di presentazione. Ieri infatti sono state svelate le nuove monoposto della Stella a tre punte e del Cavallino Rampante e i confronti sulle differenti strade tecniche seguite dalle due scuderie hanno invaso il mondo social oltre che dato ispirazione agli addetti ai lavori di approfondire un aspetto piuttosto che un altro.

Due vetture avveniristiche, non rivoluzionate rispetto all’anno scorso, che vorranno essere ancor più prestazionali dei modelli precedenti, minimizzando le criticità del 2017: Mercedes ha lavorato tenendo in debito conto il peso e rastremando all’inverosimile il retrotreno per cercare di risolvere la problematica relativa all’usura degli pneumatici posteriori; la Ferrari, allungando il passo della monoposto, vuol ridurre la resistenza all’avanzamento e soffrire meno sui circuiti veloci. Già in Spagna, dunque, potremo renderci conto di chi abbia lavorato meglio.

Nella lotta tra i due team vorranno inserirsi la Red Bull e la McLaren. La squadra di Milton Keynes, presentata il 19 febbraio, ha già annotato il primo incidente dell’anno nel corso del Filming Day con Daniel Ricciardo alla guida. Tuttavia, al di là di questo episodio poco fortunato, la macchina nata dal geniale Adrian Newey è caratterizzata da soluzioni molto estreme, dal punto di vista aerodinamico, che potrebbero darle quel qualcosa in più, confidando in un miglioramento sostanziale della power unit Renault.Le stesse prospettive per la MCL33, passata dalla motorizzazione Honda a quella francese, augurandosi di essersi messa alle spalle tre anni bui in cui, a detta di Fernando Alonso in particolare, il propulsore è stato l’origine dei problemi. L’asfalto catalano ci dirà se quanto affermato dal due volte campione del mondo è vero o meno.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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