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Ciclismo

Tirreno-Adriatico 2018, il percorso e le 7 tappe ai raggi X. Si parte da Lido di Camaiore, arrivo a San Benedetto del Tronto

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Dal 7 al 13 marzo si svolgerà la Tirreno-Adriatico 2018, edizione numero 53 della corsa dei due mari. Sette tappe per attraversare il Centro Italia e i suoi splendidi paesaggi, con un occhio di riguardo verso la Milano-Sanremo: tanti, infatti, i protagonisti attesi al via da Lido di Camaiore che scalderanno la gamba in vista della Classicissima.

Tappa 1, Lido di Camaiore – Lido di Camaiore, 21.5 chilometri, cronometro a squadre (mercoledì 7 marzo)
Subito una buona occasione per provare a fare la differenza in classifica. Dal punto di vista altimetrico, poco o nulla da segnalare: la prova si svolgerà su due lunghi rettilinei completamente pianeggianti, dove le formazioni più attrezzate per fare grandi velocità possono provare a lasciare il segno.

Tappa 2, Camaiore – Follonica, 167 chilometri (giovedì 8 marzo)
L’unico Gpm di giornata (Montemagno) è posto dopo soli 4 chilometri. Lo scopo non può che essere quello di assegnare i primi punti per la classifica degli scalatori e magari favorire la formazione della fuga di giornata. Dopo lo scollinamento discesa e tanta pianura fino a quella che si annuncia come una volata attesa e quasi scontata.

Tappa 3, Follonica – Trevi, 239 chilometri (venerdì 9 marzo)
Una frazione lunghissima, da vera Tirreno-Adriatico. Strada mossa e qualche Gpm sparso nella prima metà di gara, pur senza presentare vere e proprie salite. A circa 25 chilometri dall’arrivo passaggio Montefalco (con traguardo volante) e discesa verso la salita di Trevi, da affrontare due volte: l’ultima in concomitanza sull’arrivo. Il primo chilometro, su due e mezzo totali, è piuttosto agevole. La seconda parte, però, è impervia: pendenza media dell’11% nonostante qualche contropendenza e punte terribili al 20% proprio nelle ultime centinaia di metri. Uomini di classifica chiamati a dare subito risposte importanti.

Tappa 4, Foligno – Sarnano Sassotetto, 219 chilometri (sabato 10 marzo)
Pianura questa sconosciuta. Per i primi 210 chilometri, di fatto, la corsa prevede un’infinità di sali e scendi, mangia e bevi, che si fanno particolarmente intensi dall’80esimo al 180esimo chilometro, con le salite di San Ginesio, Gualdo e Penna San Giovanni che sono classificate come Gpm. Gli ultimi 10 chilometri, invece, in salita verso Sassotetto: la prima parte è più semplice, con pendenza media circa del 6%, mentre la fase centrale fino ai meno 2 si attesta tra l’8 e il 9%. Pendenze che si estendono per circa 5 chilometri e che potrebbero fare la differenza, considerando anche le difficoltà precedenti e la distanza di gara. Nel finale le pendenze tornano ad ammorbidirsi. È la tappa regina.

Tappa 5, Castelraimondo – Filottrano, 178 chilometri (domenica 11 marzo)
Un omaggio a Michele Scarponi. Non si può che partire dall’Aquila di Filottrano per parlare della frazione che termina nella città in cui ha vissuto e dove ha spiccato l’ultimo volo, quel tragico 22 aprile del 2017. La Tirreno-Adriatico arriva proprio nella sua città con questa frazione, transitandoci per due volte prima del traguardo. Dal punto di vista strettamente tecnico, Montelupone ed Osimo rappresentano i due Gpm della prima fase di corsa, piuttosto distaccati l’uno dall’altro e dal traguardo. Come detto, da Filottrano si passa tre volte: la prima difficoltà è il muro, 800 metri al 12%, seguiti da altre 800 metri circa con una pendenza del 7,6%. Da lì discesa, poi la strada torna a salire in maniera dolce, toccando però anche delle punte del 10% nell’ultimo chilometro verso lo striscione del traguardo.

Tappa 6, Numana – Fano, 153 chilometri (lunedì 12 marzo)
Si torna verso il mare e tornano protagonisti, sulla carta, i velocisti. La prima parte di corsa presenta ancora i tipici saliscendi tipici dell’entroterra ma il finale è completamente pianeggiante, per favorire gli uomini-jet, che hanno una seconda occasione per provare ad alzare le braccia al cielo.

Tappa 7, San Benedetto del Tronto – San benedetto del Tronto, 10 chilometri, cronometro (martedì 13 marzo)
La stessa tappa ormai dal 2015, un classico. Cronometro individuale molto veloce, caratterizzata come la prima frazione da due lunghi rettilinei sul mare. Qui si deciderà la classifica generale della corsa tra i protagonisti della classifica generale. Il vento potrebbe essere un fattore, specialmente per quanto riguarda la vittoria di tappa.





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