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Ciclismo su pista: Filippo Ganna, un trascinatore per il movimento azzurro. Ad Apeldoorn il secondo titolo e non è finita qui…

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Un vero e proprio trascinatore per il movimento italiano. Da Elia Viviani a Filippo Ganna: il ciclismo su pista tricolore continua a crescere, anno dopo anno, e porta a casa risultati clamorosi tra Olimpiadi, Europei e Mondiali. Se a Rio 2016 l’unico alloro l’ha portato a casa il fenomeno di Isola della Scala, con l’oro eccezionale nell’omnium, tra Londra 2016, Hong Kong 2017 ed Apeldoorn 2018 (tutte le ultime competizioni iridate) Ganna ha portato un’incetta di allori per il medagliere del Bel Paese.

Dopo il titolo di due anni fa, il 21enne nativo di Verbania si è ripetuto nella prova dell’inseguimento individuale, a pochi mesi dall’aver conquistato anche l’oro europeo in quel di Berlino. Il vero e proprio padrone della specialità, dunque: doppio miglioramento nel giro di poche ore, tempo sceso a 4’13″607, nuovo record italiano. Solito andamento di gara: partenza controllata, accelerazione al secondo chilometro e seconda parte addirittura meglio della prima con una progressione devastante.

La convinzione di tutti (colleghi, allenatori ed addetti ai lavori) sembra essere quella che l’ascesa di Ganna non sia finita qui. Il due volte campione del mondo infatti ha dei margini di crescita davvero incredibili: le sue qualità fisiche e tecniche potrebbero avvicinarlo sicuramente al record del mondo della specialità (4’10″534 dell’australiano Jack Bobridge). C’è spazio per fare ancora di più, ovviamente, anche con il quartetto: il bronzo di Apeldoorn non è del tutto veritiero sul valore del trenino italiano, che può giocarsi metalli più pregiati.

Viste alcune prestazioni di questo inizio di stagione (il Tour de San Luis, chiuso al terzo posto in classifica generale nonostante un percorso tutt’altro che semplice altimetricamente), c’è possibilità anche di andare a trionfare su strada. Nelle cronometro pianeggianti si è già espresso ad alto livello, c’è bisogno di fare il salto di qualità anche nelle corse di un giorno. Il sogno può essere quello di conquistare la Parigi-Roubaix, già agguantata a livello giovanile.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Twitter Federciclismo

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