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Atletica, Mondiali Indoor 2018 – Italia da record con la staffetta. Record del Mondo per la Polonia, Lavillenie e Spanovic sugli scudi

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A Birmingham (Gran Bretagna) si sono conclusi i Mondiali Indoor 2018 di atletica leggera. Ultima giornata con l’assegnazione di ben otto titoli.

 

4X400 METRI (FEMMINILE):

L’Italia firma il record nazionale: Raphaela Lukudo, Ayomide Folorunso, Chiara Bazzoni e Maria Enrica Spacca corrono in 3:31.55 e chiudono al quarto posto approfittando anche della squalifica della Giamaica e della Gran Bretagna (originariamente di bronzo, poi squalificata): migliorato di 44 centesimi il precedente primato che risaliva al 2014, il bronzo era a soli 23 centesimi. Vincono gli USA: Hayes, Moline, Wimbley e Okolo siglano il record dei campionati (3:23.85, tre centesimi meglio della Russia nel 2004), argento alla Polonia (3:26.09, record nazionale), bronzo all’Ucraina (3:31.32).

4X400 METRI (MASCHILE):

Proprio in chiusura arriva l’unico Record del Mondo in questa rassegna iridata. La Polonia firma un pazzesco 3:01.77 e abbatte il 3:02.13 ottenuto dagli USA nel 2014. Zalewski, Omelko, Krawczuk e Krzewina riscrivono la storia e battono di due decimi i favoriti USA. Terzo posto per il Belgio dei fratelli Borlée (3:02.51, record nazionale) che precede di appena un centesimo Trinidad & Tobago.

 

SALTO CON L’ASTA:

Renaud Lavillenie conquista il terzo titolo iridato al coperto dopo quelli del 2012 e del 2016. Il Campione Olimpico di Londra 2012, icona indiscussa dell’asta, chiude i conti superando 5.90 al secondo tentativo, quota invalicabile per tutta la concorrenza. Il francese ha poi cercato i 6 metri ma non ci è riuscito. Argento per lo statunitense Sam Kendricks (5.85 alla prima), bronzo per il polacco Piotr Lisek (5.85 alla prima ma un errore a 5.60). Fuori a 5.80 il Campione Olimpico Thiago Braz.

SALTO IN LUNGO (FEMMINILE):

Ivana Spanovic riesce a completare la propria scalata: dopo il bronzo nel 2014 e l’argento di due anni fa, la bella serba sale sul tetto del Pianeta. Già terza alle Olimpiadi e ai Mondiali all’aperto del 2015 e del 2013, la balcanica fa la differenza con un bellissimo balzo a 6.96 piazzato al quarto tentativo (miglior prestazione mondiale stagionale). Argento al collo della statunitense Brittney Reese (6.89), bronzo per la tedesca Sosthne Moguenara-Taroum (6.85).

60 METRI OSTACOLI (MASCHILE):

Andrew Pozzi manda in visibilio il proprio pubblico e trionfa in 7.46. Il Campione d’Europa riesce a battere lo statunitense Jarret Eaton per appena un centesimo, terzo il francese Aurel Manga (7.54). Soltanto quarto lo statunitense Aries Merritt, primatista mondiale dei 110m ostacoli.

 

3000 METRI (MASCHILE):

Yomif Kejelcha si conferma Campione del Mondo. Il 20enne etiope si impone con il tempo di 8:14.41: si tratta del crono peggiore per un vincitore della rassegna iridata. L’africano si lascia alle spalle il connazionale Selemon Barega (8:15.59) e il kenyota Bethwell Birgen (8:15.70). Il nostro Yassin Bouih ha chiuso undicesimo (ultimo) con il tempo di 8:20.84.

800 METRI (FEMMINILE):

Francine Niyonsaba conferma il pronostico della vigilia e vince il secondo titolo iridato consecutivo su questa distanza dopo aver già vinto l’argento alle Olimpiadi e ai Mondiali all’aperto. La 24enne del Burundi firma la miglior prestazione mondiale stagionale (1:58.31) battendo con autorevolezza la statunitense Ajee Wilson (1:59.99, personale) e la britannica Shelayna Oskan-Clarke (1:59.81, personale).

1500 METRI (MASCHILE):

Samuel Tefera vince con grande astuzia nel finale e a soli 18 anni riesce a mettersi al collo la medaglia d’oro con il tempo di 3:58.19. Si deve inchinare il coriaceo polacco Marcin Lewandowski (3:58.39), solo terzo il favorito marocchino Abdelaati Iguider (3:58.43).

 





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