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Tirreno-Adriatico 2018, terza tappa: Follonica-Trevi (venerdì 9 marzo). Frazione da attaccanti, c’è spazio per i colpi di mano

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Dopo la cronosquadre inaugurale e una frazione interamente dedicata ai velocisti, la Tirreno-Adriatico 2018 nella giornata odierna affronterà una terza tappa che incarna in pieno lo spirito della Corsa dei Due Mari, che inizia a spostarsi verso l’entroterra. Andiamo a vedere come si caratterizza il percorso e quali possono essere i favoriti per il successo della Follonica-Trevi.

PERCORSO – La prima caratteristica che salta all’occhio è la lunghezza, con un totale di quasi 240 chilometri che andrà a mettere tanta fatica nelle gambe dei corridori. Al chilometro 35 il primo Gpm, la salita di Roccastrada. Più avanti il Passo del Lume Spento conduce nella fase centrale della corsa, dove pur senza Gpm ci sarà ben poca pianura, con diverse salitelle a caratterizzarla. L’ascesa di Cibottola, ad una settantina di chilometri dall’arrivo, è l’ultima salita contrassegnata da Gpm prima di quella del traguardo. Prima ai 12 dall’arrivo e poi proprio in corrispondenza del finale, lo strappo di Trevi: il primo chilometro, su due e mezzo totali, è piuttosto agevole. La seconda parte, però, è impervia: pendenza media dell’11% nonostante qualche contropendenza e punte terribili al 20% proprio nelle ultime centinaia di metri. Terreno ideale per scalatori esplosivi e, perché no, gli uomini di classifica, che su queste rampe potrebbero trovare il terreno ideale per provare a fare la differenza.

FAVORITI – Difficile individuare una rosa ristretta, proprio per le caratteristiche del finale, apertissimo a diverse soluzioni. Gli uomini di classifica saranno chiamati ad un primo vero test e non possono essere esclusi: a partire da Chris Froome e Vincenzo Nibali, con il il siciliano che in linea teorica su un arrivo di questo tipo dovrebbe difendersi. Nomi interessanti, senza dubbio, quelli del basco Mikel Landa e del sardo Fabio Aru, anche se molto dipenderà dalla loro condizione di forma. Per quanto visto alla Strade Bianche, fari puntati anche sul francese Romain Bardet, che potrebbe essere una vera e propria mina vagante, anche considerando la sua necessità di guadagnare terreno in classifica generale. Outsider Adam Yates, perfetto per lo strappo conclusivo: da valutare anche le sue condizioni dopo la caduta di ieri, in cui è rimasto attardato. Si potrebbe testare anche un corridore come Michal Kwiatkowski, nonostante le pendenze possano respingerlo. Rigoberto Uran e Rafal Majka potrebbero essere altri pretendenti al successo parziale.





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