Artistica
Ginnastica, come eseguire un Produnova perfetto
Il Produnova al volteggio… Il salto più difficile al Mondo. L’incubo di tante ginnaste, quello provato da pochissime, quell’evoluzione pazzesca che il codice attuale premia con un vertiginoso 7.0 di D Score.
Un doppio salto avanti raccolto: si parte con la rincorsa, ci si mangia i 25 metri ad altissima velocità per avere parecchia potenza al momento della ribaltata in avanti, di posare entrambe le mani sulla tavola, prima di volare il più in alto possibile e di e cercare di atterrare nel miglior modo possibile, contando che quando si è in aria si può anche perdere l’orientamento con tutti quei “giri”.
Solo una ginnasta è riuscito a svolgerlo perfettamente. Ovviamente Elena Produnova, la russa che lo ha inventato. Lo ha esibito alle Universiadi del 1999 (a proposito, mancano solo dieci giorni alla nuova edizione della competizione) e lo potete vedere cliccando qui.
Magica e perfetta. I giudici la premiarono con un pazzesco 9.875 (ricordiamo che era ancora il tempo del 10 perfetto). Poi lo esibì di nuovo ai Mondiali dello stesso anno quando le venne ufficialmente riconosciuto.
Ecco così si esegue. Non come, invece, ha fatto l’egiziana Fadwa Mahmoud ai recenti Giochi del Mediterraneo. Un atterraggio praticamente di testa, con annessa capriola successiva sulla pedana, per poi rialzarsi quasi frastornata. Ci ha davvero fatto tremare tutti. Per fortuna tutto è finito bene ed ha anche vinto l’oro, ma il rischio di farsi davvero male è stato davvero moltissimo… Cliccate qui per vederlo.
E sì che lo aveva provato in buca ed arrivava nettamente in ritardo… Bisognava indubbiamente allenarsi ancora e perfezionarsi prima di presentarlo in gara…
La dominicana Yamilet Peña ci prova in competizioni ufficiali, sbaglia sempre ma quantomeno atterra con i glutei (cliccate qui per vedere). Stesso discorso per Yekaterina Tsvetkova all’ultima Voronin Cup.
Cliccate qui per vedere un bel montaggio ad opera di Ester Vicentelli che riassume tutto quello che abbiamo cercato di esprimere a parole. Ma mai nessuna sarà come Elena…
stefano.villa@olimpiazzurra.com