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Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Mondiali Junior 2018: Matteo Rizzo e Lucrezia Beccari. Due scommesse vincenti per i prossimi anni

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Bilancio decisamente positivo quello della spedizione azzurra ai Campionati del Mondo junior di pattinaggio artistico, quest’anno andati in scena sul ghiaccio dell’Armeec Arena di Sofia (Bulgaria).

Il protagonista assoluto tra gli atleti italiani è stato indubbiamente Matteo Rizzo, il quale ha conquistato il gradino più basso del podio esattamente come Carolina Kostner nel lontano 2003. La medaglia di bronzo ottenuta da Matteo, seppur in modo rocambolesco, non è altro che la ciliegina sulla torta di una stagione (che si concluderà con i Campionati Mondiali di Milano) davvero straordinaria, in cui l’Italia, da sempre fanalino di coda in campo maschile, ha finalmente trovato il suo asso nella manica per gli anni futuri. Ciò che stupisce del giovane pattinatore romano, tesserato con le Fiamme Azzurre e stanziato all’Icelab di Bergamo, è la sua capacità di eseguire elegantemente e in scioltezza i suoi programmi anche nelle situazioni più difficili, riducendo al minimo l’errore sugli elementi. L’ottima mossa strategica di non inserire il quadruplo toeloop in nessuna delle competizioni fino ad oggi disputate, ha concesso a Rizzo una grande continuità di riuscita, curando alla perfezione gara dopo gara, elemento dopo elemento, i suoi due bellissimi programmi. A prescindere dal risultato che maturerà a Milano, è indubbio che la disciplina del singolo maschile italiana ha trovato il leader indiscusso del movimento, in cui si sta finalmente creando una buona e sana concorrenza interna grazie alla presenza di atleti di livello come Maurizio Zandron e Daniel Grassl.

A Sofia ha fatto il suo esordio assoluto Lucrezia Beccari, in sedicesima posizione nella classifica finale con 147.45. La pattinatrice piemontese, tesserata con la società Ice Club di Torino, è stata protagonista di due bellissime performance, in particolar modo nel secondo segmento di gara, chiuso all’undicesimo posto con il nuovo primato personale di 100.99 punti. Punti di forza della giovanissima atleta azzurra sono la grande tecnica e la buona capacità realizzativa sugli elementi; anche in Bulgaria, così come nelle gare precedenti, l’atleta ha infatti snocciolato in sicurezza salti come il triplo lutz e flip con una buona qualità. In prospettiva del prossimo quadriennio, saper realizzare al meglio tutti i tripli, compreso il triplo axel, oltre che avere in cantiere i quadrupli sarà quanto mai fondamentale: il successo di Alexandra Trusova, Campionessa del Mondo per dispersione eseguendo ben due quadrupli (salchow e toeloop), ha di fatto segnato una nuova pagina in campo femminile, in cui sarà necessario (per restare in scia delle leader) presentare dei layout di gara un po’ estremi e impensabili fino a qualche tempo fa. Ma c’è tempo, Lucrezia Beccari, classe 2003, ha ancora tutte le carte in regola per dimostrare al mondo il suo talento e la sua classe, già accuratamente sfoggiata sul ghiaccio di Sofia.

 





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Foto: Valerio Origo

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