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Moto3, Mondiale 2018: Enea Bastianini e Niccolò Antonelli vogliono il titolo, ma occhio ad Aron Canet e Jorge Martin

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Con il Gran Premio del Qatar prende il via ufficialmente il Mondiale Moto3 2018. Come sempre la categoria regala grandi battaglie e sorprese e, in questa occasione, anche un nuovo campione mondiale. Lo spagnolo Joan Mir, infatti, dopo aver dominato la stagione 2017 è sbarcato in Moto2, per cui ha lasciato spazio a tutti per puntare allo scettro della classe. Quali saranno, dunque, i grandi favoriti di questo campionato? 

Come sempre in Moto3 sembra delinearsi un duello Spagna-Italia. Davanti a tutti, infatti, non si possono non mettere due grandi elementi come Jorge Martin, che guiderà una Honda del team Gresini Del Conca, e Aron Canet, che sarà al via con una Honda della scuderia Estrella Galicia 0,0. Martin, classe 1998, vanta già 50 Gran Premi in Moto3, con una vittoria e 10 podi totali. Nell’ultima annata ha messo in mostra una decisa crescita e, nonostante alcuni problemi fisici che lo hanno limitato, e non poco, ha saputo piazzarsi al quarto posto nella classifica generale. Aron Canet, invece, ha da poco compiuto i 18 anni, ed è possessore di uno score ancora migliore: 36 corse disputate e 3 successi, tutti nel 2017.

Assieme ai due iberici (nella cui pattuglia segnaliamo anche il giovanissimo Jaume Masià, classe 2000, dal sicuro avvenire) in prima fila nella griglia di partenza virtuale di questo Mondiale Moto3 2018 troviamo anche alcuni nostri portacolori. Su tutti, Enea Bastianini e Niccolò Antonelli. Il primo, che da poco ha compiuto 20 anni, arriva ad una stagione snodo nella sua carriera. Il riminese, infatti, ha già centrato 2 vittorie e 18 podi in categoria, ma deve effettuare il salto di qualità. Avrà a disposizione una Honda del team Leopard, per cui il mezzo giusto per puntare in alto. Discorso simile per il suo conterraneo. Il 22enne nato a Cattolica ha una ampia esperienza (102 gare con 3 vittorie e 6 podi) e si presenta ai nastri di partenza di un campionato nel quale non potrà sbagliare il colpo.

Leggermente più indietro Fabio Di Giannantonio e Nicolò Bulega. Il primo, romano classe 1998, sarà il compagno di scuderia di Jorge Martin e, dopo otto podi in 37 gare, sembra pronto al salto in avanti. Bulega, invece, è nella situazione nella quale non potrà fallire. Ha alle spalle lo Sky Racing Team VR46, per cui tutti i mezzi per esprimere il suo talento che, troppo spesso, non è riuscito a fare emergere, per colpa di errori e prestazioni lontane dal suo massimo. Se, invece, riuscirà a tenersi lontano dai guai e trovare continuità di risultati, potrà davvero rimanere in pianta stabile nelle zone che contano.

Altri candidati plausibili? Non andranno affatto sottovalutati elementi come il sudafricano Darryn Binder, portacolori del team Red Bull KTM Ajo, il britannico John McPhee del team CIP o il belga Livio Loi della scuderia Reale Avintia. Per tutti gli altri, italiani compresi (tra i quali andrà seguito con attenzione il giovane talento Dennis Foggia), sarà complicato poter puntare al titolo iridato. La pattugli nipponica, con Ayumu Sasaki, Kaito Toba e Tatsuki Suzuki è capace di puntare al podio in ogni occasione, ma sembra ancora troppo prematuro poter pensare al successo finale.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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