Formula 1
F1, Mondiale 2018: il regolamento delle qualifiche. Stesso format, cambia l’attribuzione delle penalità
Il 25 marzo con il classico GP d’Australia a Melbourne prenderà il via il Mondiale 2018 di Formula Uno. Le attese per questa stagione sono diverse. Come sempre, nei pochi giorni che ci separano dal primo semaforo verde del 2018, l’attesa e la curiosità sono crescenti relativamente alle nuove monoposto. Vetture che hanno subito meno trasformazioni rispetto all’anno scorso, rivoluzionario dal punto di vista aerodinamico. Il format delle qualifiche è sempre il medesimo: il cosiddetto ‘Knock-out’.
IL FORMAT KNOCK-OUT
Il sistema ‘Knock-out’ consiste in tre fasi della durata di 18, 15 e 12 minuti ciascuno. All’ultima fase (Q3) partecipano le 10 vetture migliori, le altre escono metà al termine della Q1, metà alla fine della Q2. Prendendo come esempio una situazione con 20 vetture, nella prima fase tutte le monoposto entrano in pista contemporaneamente per una sessione di qualifiche di 18 minuti. Conta soltanto il tempo più veloce, indipendentemente dal numero dei giri che compiono i vari piloti. Le cinque macchine più lente non prendono parte alla seconda fase e vengono piazzate sulla griglia di partenza nelle ultime cinque posizioni (dalla 16 alla 20) in base ai tempi ottenuti, che vengono resettati e non valgono nella seconda fase. In questa, 15 macchine entrano in pista contemporaneamente per un’altra sessione, di 15 minuti. Alla fine, le ultime cinque vengono eliminate dalla terza fase e classificate in griglia dalla posizione 11 alla 15 in base al tempo ottenuto. I crono ottenuti dalle dieci vetture rimaste vengono resettati e non valgono nella terza e ultima fase di qualifiche, dove vengono classificate dalla posizione 1 alla 10 in base ai nuovi riscontri ottenuti. La macchina e il pilota che ottiene il miglior tempo in quest’ultima sessione ottiene la cosiddetta ‘Pole position’. Aspetto importante: le vetture inizieranno il primo stint di gara con le gomme usate in Q2.
IL PARCO CHIUSO
Dal 2003, è stato istituito il ‘Parco chiuso’. Dopo le operazioni di peso durante la fine di ogni sessione di qualifica, libera o ufficiale, le scuderie sono tenute a fermare le macchine in una particolare sezione della pit-lane, prescelta dalla FIA. Da quel momento nessuno può lavorare sulla vettura (solo sostituzioni di componenti minori) a parte le solite manutenzioni di routine, fino al rilascio dal parco per la gara la mattina successiva. Se una scuderia, per qualsiasi motivo, dovesse operare la sostituzione del motore tra parco chiuso e partenza della griglia, vettura e pilota sarebbero penalizzati.
SISTEMA DI PENALIZZAZIONE
Nel 2018 ogni pilota che accumulerà 15 posizioni o più di penalità in griglia dovrà partire dal fondo dello schieramento. Inoltre, se più di più un pilota sarà in questa situazione, la Federazione li posizionerà nell’ordine secondo il quale hanno cambiato gli elementi del loro motore. Un cambiamento rispetto al passato per consentire, soprattutto al pubblico, di capire in quale piazzola sarà il pilota “X” al via in caso di penalizzazione.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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