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De Panne Koksijde (ex Tre Giorni di La Panne) 2018: Elia Viviani IMPERIALE! Volata irresistibile, che assolo in Belgio!

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Con il numero 1 sulle spalle, Elia Viviani non ha fallito e si è imposto alla De Panne Koksijde (ex Tre Giorni di La Panne) 2018, semiclassica di 202 chilometri con partenza da Brugge e arrivo a De Panne comprendente alcuni tratti in pavé, dei muri e soprattutto una fase finale molto esposta al tipico vento del Belgio che è andata a sostituire, per l’appunto, la breve corsa a tappe che si disputava fino allo scorso anno.

David Boucher e Ylber Sefa (Tarteletto-Isorex), Brian van Goethem (Roompot-Nederlandse Loterij), Conor Dunne (Aqua Blue Sport,) Sean Bennett (Hagens Berman Axeon) e Tanner Putt (United HealthCare) sono andati in fuga già dal chilometro 5, ma il gruppo non ha mai lasciato troppo spazio. Nella fase centrale i corridori hanno affrontato i muri che caratterizzavano la corsa, ma essendo troppo lontani dalla conclusione non hanno prodotto selezione. Insidioso anche il vento, che in più occasioni ha spezzato il gruppo principale, favorendo anche l’affaticamento dei corridori impegnati a causa dei numerosi scatti e delle numerose frustate cui sono stati sottoposti.

A meno di 10 chilometri dal traguardo, il ventaglio decisivo, che ha portato anche al riassorbimento della fuga. Gli uomini della Bora-Hansgrohe in un tratto di vento laterale hanno tenuto alta l’andatura e il gruppo di testa si è ridotto in maniera considerevole. Sempre la squadra del campione del Mondo Peter Sagan (qui assente) ha provato a gestire anche la volata, ma ha perso via via i treni del proprio vagone troppo distante dal traguardo. La QuickStep-Floors ha sfruttato il momento e si è inserita in testa al gruppo proprio negli ultimi chilometri, dove però Elia Viviani ha perso le ruote dei compagni. Il tedesco Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) è stato il primo a lanciare la volata, ma Viviani si è infilato in un buco quasi inesistente per prendergli la ruota e uscire in maniera perfetta ai 100 metri dal traguardo, scavalcandolo e vincendo con oltre una bicicletta di margine. Per il veronese si tratta del sesto successo di una prima parte di stagione macchiata solo dal finale della Milano-Sanremo, quando le gambe lo hanno abbandonato. Ackermann è riuscito a difendere la seconda posizione, mentre il belga Jasper Philipsen (Hagens Berman Axeon) ha completato il podio, pur staccatissimo dai primi due. Quarta e quinta posizione rispettivamente per Baptiste Palnckaert (Katusha-Alpecin) e Jens Debusschere (Lotto Soudal).





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Foto: Pier Colombo

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