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F1, GP Australia 2018: analisi prove libere. Lewis Hamilton devastante ma Red Bull e Ferrari sono vicine

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Lewis Hamilton ed ancora Lewis Hamilton. E’ sempre il nome del campione del mondo in carica a svettare nella prima giornata di prove libere del primo appuntamento del Mondiale 2018 di Formula Uno. All’Albert Park di Melbourne (Australia), Lewis non ha perso le buone abitudini: velocissimo e costante fin da subito a bordo della sua Mercedes.

Una prova di forza notevole quella del britannico. In configurazione da qualifica e sul passo gara non c’è differenza, Hamilton c’è e lo dice con forza ai suoi avversari. Lo si era capito fin dalla conferenza stampa di ieri che la sua concentrazione era massimale. E’ solo venerdì ma, per quanto fatto vedere dal 4 volte campione del mondo, questo è qualcosa di più di un semplice assaggio. Unico ad abbattere il muro dell’1’24” sul giro secco ed a scendere sotto il limite dell’1’28” con tanta benzina, il 33enne di Stevenage può ritenersi decisamente soddisfatto.

Avversari abbattuti? Assolutamente no. Sia Red Bull che Ferrari sono vicine quindi la partita resta aperta. Lo dicono in coro Kimi Raikkonen (quarto a 283 millesimi dalla vetta) e Sebastian Vettel (quinto a 520 millesimi dalla vetta). La SF71H ha messo in mostra una buona base, soprattutto con il finlandese, veloce fin da subito. Ora si tratta di migliorare alcuni particolari. Di fatto il gap accusato da Hamilton, nel caso di Kimi, riguarda in larga parte le ultime due curve mentre Seb non è riuscito a mettere insieme, come si suol dire, un giro “perfetto”. Il Cavallino Rampante quindi rilancia in vista del time-attack di domani.

Come detto, se a Maranello sono fiduciosi, a Milton Keynes ancora di più grazie ad un Max Verstappen di lusso. Appena 127 i millesimi di ritardo dal fenomeno britannico ed una RB14 precisa, facile da guidare e rapida, soprattutto nel tratto misto, dove il grande carico di cui è dotata aiuta in termini di stabilità. Più in difficoltà, invece, Daniel Ricciardo (settimo), in particolare con le mescole più morbide; tuttavia è lecito attendersi una reazione dell’australiano visto il potenziale della macchina.

A guidare la truppa delle outsider la Haas. La “Ferrarina”, definita così dagli addetti ai lavori per il rapporto con la Rossa, ha confermato le indicazioni dei test di Barcellona (Spagna), permettendo al francese Romain Grosjean (sesto) ed al danese Kevin Magnussen (nono) di essere la più in forma tra le “nuove proposte”. Sarà confronto serrato con le McLaren di Fernando Alonso (otttavo) e Stoffel Vandoorne (decimo) che, seppur frenate da qualche disavventura tecnica al mattino, hanno fatto vedere un’ottima velocità. Ci sarà da divertirsi.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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