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F1, GP Australia 2018: Sebastian Vettel domani può farcela? Voglia di rivincita e…chi la fa l’aspetti

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Domani alle ore 7.10 (italiane) il primo round del Mondiale 2018 di F1 prenderà finalmente il via. Dopo una lunga attesa, il Circus torna in scena e nell’Albert Park di Melbourne (Australia) i primi fuochi d’artificio già vi sono stati.

L’attore principale del palcoscenico è stato Lewis Hamilton, il più atteso ed il più vincente degli ultimi tempi. A bordo dell’astronave W09, il britannico ha spadroneggiato quando ne ha avuto veramente bisogno. Un po’ come Roger Federer che realizza quattro ace di seguito quando ne ha bisogno, così l’alfiere delle Frecce d’Argento ha disegnato traiettorie enigmatiche per tutti gli altri, rifilando distacchi siderali.

Certo, non è sempre sabato, verrebbe da dire. Perchè? La famosa mappatura (“bottone magico”), al di là delle smentite di rito, una mano l’ha data al buon Lewis. Aver migliorato di quasi un secondo il tempo siglato precedentemente non può essere riconducibile solo al pedale pesante e ad un set di gomme nuove. Il propulsore di Stoccarda ha fatto sul dovere ed il britannico si è portato a casa la settima pole in Australia (la 73esima in carriera, allungando la striscia vincente del giro secco).

La domanda è: si può battere questo Hamilton così sicuro di sé ai limiti anche dell’arroganza? Sì perché l’affermazione a mo’ di battuta, nella conferenza stampa in risposta a Vettel sul “party mode”, un po’ lo evidenzia: “Stavo aspettando di fare un buon giro per toglierti il sorriso dalla faccia”.

La risposta al quesito è complessa però di sicuro la motivazione al clan Ferrari non manca. Bisognerà partire bene dalla terza casella, potendo contare anche sul supporto di Kimi Raikkonen (secondo), che farà la sua gara. Molte dei ragionamenti si decideranno nei primi secondi di gara. La Rossa, da par suo, ha dimostrato di andar molto forte sul passo e quindi, in caso di start positivo, potrebbe imporre il suo ritmo e stravolgere i piani bellicosi del n.44.

Ci proverà Seb anche perché chi la fa l’aspetti. Non c’è altro modo, infatti, per trasformare le lacrime in sorrisi, dopo questo sabato da 6/7 decimi di distacco. Serve il colpo della domenica contro questo Hamilton, senza dimenticare la Red Bull di Max Verstappen, quarto con le supersoft, mina vagante della corsa australiana.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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