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Calcio femminile: Patrizia Panico dà l’addio alla Nazionale

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Dopo cinque Europei, 179 presenze e 97 reti Patrizia Panico annuncia l’addio alla Nazionale. Il Capitano azzurro esordì nel 1997, quando l’Italia arrivò in finale, poi persa con la Germania.

Questa l’intervista integrale rilasciata al sito Uefa.com

Cosa significa per te giocare questo torneo?

Sarà il mio ultimo EURO ma non avrò pressioni particolari. Il mio obiettivo è quello della squadra”.

Qual è la dote migliore della tua squadra, quella che ti fa essere più fiduciosa?

In questi tornei conta molto l’esperienza. Non mi riferisco tanto all’età quanto all’abitudine a giocare partite di questo livello e a reggere certe tensioni. Le giocatrici più esperte possono aiutare le più giovani a mantenere la calma e, di conseguenza, ad arrivare più preparate”.

Cosa hai provato la prima volta che hai indossato la maglia azzurra?

E’ stato un momento fantastico. Ricordo l’inno nazionale, avevo la pelle d’oca. E’ una sensazione indescrivibile. Ma sono sensazioni che provo ancora oggi. Pur giocando molte partite con la nazionale non ti abitui mai all’emozione di indossare i colori del tuo paese”.

Questo sarà il tuo quinto EURO. Come si è evoluto il torneo?

“Il torneo è cresciuto di anno in anno. I miglioramenti sono stati significativi. L’Europa in generale ha creduto molto nel calcio femminile. Ci sono opportunità commerciali e una grande crescita. Si è investito molto e si è guadagnato molto”.

Chi è la migliore calciatrice che hai visto in azione o affrontato in un Europeo Femminile?

Mi ha sempre affascinato molto la [Birgit] Prinz, perché era forte fisicamente, decideva le partite da sola, ma era anche una persona molto umile. Giocava sempre al servizio della squadra e inseguiva le avversarie per recuperare la palla. Era una trascinatrice e non ha mai creato un problema. E’ un esempio di umiltà e di rispetto nei confronti degli avversari”.

Quale calciatrice italiana può lasciare il segno?

Alice Parisi. Ha una forza fisica che mi ricorda la Prinz. Anche lei è una ragazza molto umile. Con queste doti si può fare bene in un Europeo o in un Mondiale. E’ ancora giovane e sono sicura che farà bene in questo e nei prossimi EURO”.

Nel vostro gruppo ci sono anche Finlandia, Svezia e Danimarca. Cosa vi aspettate?

E’ un girone particolare, che potrebbe generare anche un po’ di confusione. Sono tutte squadre scandinave ma giocano un tipo di calcio diverso tra loro. La Svezia è la più temibile delle tre, non da ultimo perché gioca in casa. Ha giocatrici in grado di decidere le partite da sole, come la Schelin. E gioca un calcio che non è quello tipicamente scandinavo: palla a terra e circolazione rapida del pallone. Inoltre, sono molto forti fisicamente e questo è un vantaggio soprattutto in difesa

La Danimarca si trova in una fase di crescita, ha attraversato un cambio generazionale e per questo ne ha un po’ risentito ultimamente, ma è anche una squadra abituata ad arrivare lontano in tornei come questo.

La Finlandia ha fatto molto bene nell’ultimo torneo, quello che ha ospitato. E’ una squadra forte fisicamente e vorrà sicuramente ripetere le prestazioni dell’ultimo EURO”.

Non resta che augurare al Nostro Capitano i migliori auguri e ringraziarla per tutto quello che ha fatto per la Nazionale!

michelepio.pompilio@olimpiazzurra.com

foto tratta da zimbio.com

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