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Giro delle Fiandre 2018: Gianni Moscon la punta azzurra per provare a spezzare un digiuno lungo 11 anni

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Con il Giro delle Fiandre che andrà in scena nella giornata di domenica, si avvicina la settimana più importante del 2018 di Gianni Moscon, giovane ma già affermato talento del ciclismo italiano che ormai è riuscito a ritagliarsi un ruolo da autentico protagonista per quanto riguarda le Classiche del Nord. In particolare, domenica sarà assieme a Matteo Trentin il corridore nostrano con maggiori possibilità di vincere per provare a riportare il Italia quel Fiandre che manca dal 2007, quando si impose Alessandro Ballan.

Per quanto visto nelle stagioni passate, il talento di Moscon lo rende un predestinato. Sin dal passaggio tra i professionisti ha fatto vedere ottime cose e proprio lo scorso anno con il quinto posto alla Parigi-Rouubaix ha dimostrato che può lottare con i migliori al mondo in questo genere di corse. Situazione confermata anche dal Mondiale: tralasciando il traino ricevuto che gli è costato una squalifica, il trentino era stato l’unico in grado di rispondere all’attacco di Julian Alaphilippe sull’ultima salita, staccando di ruota gente come Van Avermaet e Gilbert, che ora ritrova come grandi avversari al Fiandre.

Considerando anche la giovane età (compirà 24 anni nel mese di aprile) non si può pretendere la vittoria. La crescita di un corridore passa anche dai primi approcci con il nuovo status di possibile vincitore, che lo porteranno ad avere una considerazione e una marcatura diversa, oltre che un’attenzione mediatica più importante. Rispetto allo scorso anno, il trentino del Team Sky sembra aver fatto un ulteriore salto di qualità, anche se per ora sui muri non è mai sembrato il più forte nelle prove disputate fino a questo momento. La sua corsa, sulla carta, potrebbe essere la Parigi-Roubaix (è lì che ha sorpreso davvero negli ultimi due anni), ma già il Fiandre potrebbe darci una misura della sua condizione di forma.

Fino ad ora non ha impressionato, anche se si è rivelata più che sufficiente per affrontare la Campagna del Nord, dove però per vincere serve avere il miglior colpo di pedale possibile. Moscon non partirà al Fiandre tra i grandi favoriti, ma in un folto gruppo di potenziali outsider tranquillamente in grado di poter ottenere il successo, magari anche con l’astuzia di attaccare e anticipare nel momento giusto. Noi lo aspettiamo con la speranza che possa continuare a stupire e andare sempre oltre le (alte) aspettative in tutti gli appuntamenti più importanti come fatto fino a questo momento, con la consapevolezza che non può pretendere di vincere e che soli sette giorni dopo potrà già riscattarsi a Roubaix, nell’Inferno del Nord. Ma senza l’assillo di vittorie o piazzamenti: soprattutto a quest’età, anche un piccolo flop non può che far bene alla crescita personale e sportiva dell’atleta. 





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Voto: Valerio Origo

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