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Volley, Playoff Scudetto 2018: Perugia e Civitanova più forti, Modena e Trento presenti. Zaytsev e Juantorena al top, opposti da urlo, Vettori crisi e addio Ngapeth

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Perugia e Civitanova hanno vinto come da pronostico la gara1 delle semifinali scudetto di volley maschile ma hanno sofferto più del previsto: gli incontri che hanno aperto le due serie si sono rivelati scoppiettanti ed emozionanti, regalando due serate davvero da laccarsi i baffi per i tanti appassionanti. Trento e Modena si sono dimostrate degne contendenti delle due grandi favorite della vigilia, hanno tenuto testa alle annunciate corazzate e sono andate vicine a firmare il colpaccio: soprattutto i Canarini, in vantaggio di due punti nel tie-break, hanno avuto la ghiotta occasione per fare saltare il banco prima di incappare in qualche errore di troppo e nelle accelerazioni di Sokolov; i dolomitici, invece, hanno fatto tremare i Block Devils ma sono mancati nei finali di terzo e quarto set dove la maggior freddezza dei padroni di casa ha fatto la differenza.

Una cosa è certa: le due serie sembrano più equilibrate che mai e la domenica di Pasqua potrebbe offrirci un altro doppio spettacolo con magari le due sfavorite capaci di trionfare di fronte al proprio pubblico. Perugia e Civitanova hanno comunque fatto capire di avere quel qualcosa, freddezza nei momenti più importanti e più completezza tecnica, fattori che potrebbe pesare alla lunga al pari dell’impegno in Champions League da cui soltanto gli emiliani sono sgravati (sarà un vantaggio importante per la compagine di Stoytchev, soprattutto considerando che la Lube dovrà affrontare il derby con la Diatec mentre la Sir sarà attesa anche dalla lunga trasferta di Novosibirsk).

Tanti i temi caldi offerti da gara1. Ivan Zaytsev sempre più solido in tutti i fondamentali, Osmany Juantorena commovente e in campo nonostante i crampi, due opposti fenomenali come Tsvetan Sokolov e Aleksandar Atanasijevic in grado di indirizzare le contese, inattese seconde linee come Alex Berger capaci di risultare determinanti, Trento che va oltre i pronostici della vigilia grazie a Filippo Lanza e Simone Giannelli capaci di mettersi in luce insieme a Uros Kovacevic, le chiare difficoltà di Luca Vettori e la prestazione sottotono di Earvin Ngapeth che poi annuncia il suo addio a Modena e la firma con lo Zenit Kazan.

 





(foto Valerio Origo)

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