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MotoGP, GP Argentina 2018: Marc Marquez fa il vuoto nelle libere, Valentino Rossi fatica, Andrea Dovizioso affonda

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Lo si era detto in sede di presentazione: in Argentina (seconda prova del Mondiale 2018 di MotoGP) Marc Marquez vorrà rispondere presente su uno dei tracciati che gradisce maggiormente. Detto, fatto! Nelle prime prove libere, sul circuito di Termas de Rio Hondo, lo spagnolo ha incantato per la velocità messa in mostra lungo il tracciato sudamericano.

Nel corso delle seconde prove libere, il Cabronçito ha dato un saggio della sua classe, provando sia le condizioni da gara che da qualifica, facendo una gran differenza rispetto agli altri. A suono di crono sul passo dell’1’40″basso il n.93 ha rifilato un secondo a tutti, non soffrendo minimamente di alcun calo di prestazione e mantenendo uno standard pazzesco. Lo stesso andamento si è ripetuto nel “time-attack” nel quale il buon Marc ha stampato lo spaziale crono di 1’39″395, neanche contemplabile per la concorrenza. Se il campione del mondo in carica voleva dare un saggio del proprio status, l’obiettivo è stato centrato. Lo splendore dell’iberico va a braccetto con quello della Honda, presente nella top3 con il britannico Cal Cruchlow, distanziato di +0″404, e con il sorprendente iberico Tito Rabat, a +0″547 dal leader.

Fanno fatica i rivali. La Yamaha ha sofferto il poco grip presente in pista, migliorando leggermente nel secondo turno, ma non andando oltre il sesto e settimo tempo finale con Maverick Vinales e Valentino Rossi, entrambi a più di un secondo dal missile di Tokyo. Un gap notevole per una squadra che 12 mesi fa realizzava una grandiosa doppietta in gara ed ancora non riesce a ritrovarsi completamente, incapace di sfruttare le gomme a dovere.

Se ad Iwata non ridono, in Ducati questo venerdì è da dimenticare. Il 17° posto di Jorge Lorenzo (a +1″962) e l’ultima piazza di Andrea Dovizioso, a 3″578 dal suo rivale in campionato, sono dei pessimi segnali. Si sapeva che su questa pista la GP18 avrebbe sofferto ma si è andati oltre le più “negative previsioni”. Anteriore instabile ed un feeling in percorrenza minimo sono state le criticità che hanno attanagliato i due alfieri di Borgo Panigale. Se domani, poi, dovesse piovere entrambi sarebbero destinati ad iniziare le proprie qualifiche dalla Q1 ma, viste le problematiche sull’asciutto, l’intervento di Giove Pluvio non sarebbe così sgradito…

 





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giandomenico.tiseo@oasport.it

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