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Ciclismo

Daryl Impey in giallo, la rivincita di un continente

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Un africano in maglia gialla: questo Tour del Centenario ha regalato oggi un’emozionante novità, simbolo di un mondo che sta cambiando. Daril Impey, infatti, ha strappato al compagno di squadra Simon Gerrans il simbolo del primato.

Nato a Johannesburg il 6 dicembre 1984, Impey si è laureato campione continentale nel 2007 prima di approdare alla Barloworld, la squadra anglo-sudafricana diretta da Claudio Corti che ha dato una prima svolta al ciclismo del Continente Nero: con la maglia rossonera vince il Giro di Turchia 2009, ma è nelle ultime due stagioni, in divisa Orica-GreeneEdge, che ha fatto il vero salto di qualità, imponendosi, tra le altre, in una tappa al Giro di Slovenia e in due al Giro dei Paesi Baschi.

Se è vero che Chris Froome, nato in Kenya, si è già vestito di giallo e punta a ripetersi nel corso di questa Grande Boucle, è altrettanto vero che, di fatto, Froomy gareggia per la Gran Bretagna. Impey è dunque il primo atleta con nazionalità africana ad indossare il simbolo del primato. Dunque, un sudafricano tesserato per una squadra australiana al comando del Tour, nello stesso anno in cui un cinese ha corso per la prima volta il Giro d’Italia: la geopolitica del ciclismo sta subendo profondi mutamenti. L’Africa, si sa, è il continente meno considerato nello scacchiere globale, da sempre considerato unicamente come un’insieme di risorse, umane e naturali, da sfruttare per il benessere del cosiddetto mondo occidentale: Impey con la maglia gialla rappresenta una piccola rivincita di questo immenso insieme di popoli, culture e tradizioni.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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