Formula 1
F1, Mondiale 2018: il GP di Cina ha confermato la forza della Ferrari. Lo sviluppo potrà fare la differenza rispetto alla Mercedes
Il weekend del GP di Cina conclusosi ieri non si può certo definire positivo per la Ferrari. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen partivano in prima ed hanno concluso la gara rispettivamente in ottava e terza posizione. Certo per il tedesco c’è l’attenuante dell’incidente con Max Verstappen ma Seb si trovava già attardato dopo che la strategia, tanto decisiva in positivo in Australia, lo aveva visto bruciare 3.4″ di vantaggio su Bottas, rientrato davanti dopo la sosta.
Eppure la tre giorni di Shanghai ha confermato la forza della Ferrari. Dopo la vittoria in Australia, i dubbi nell’avvicinamento in Bahrein erano legati alle temperature elevate, fugati poi dal comportamento in pista della monoposto (e dalla seconda vittoria in due gare di Vettel). In Cina, invece, i timori erano opposti, legati al freddo cinese. Anche in questo caso è stata la pista a smentire le premesse, confermando che la SF71H è davvero la monoposto da battere in questo inizio di stagione. Perché strategia e Safety Car a parte, la Rossa sembrava imprendibile per le Frecce d’Argento, dopo aver risolto rapidamente i problemi di set-up avuti venerdì. Il pacchetto tecnico è di qualità e consente ai piloti e alla vettura di adattarsi a qualsiasi condizione e situazione di gara.
Uno scenario sorprendente e non perché la Ferrari aveva sempre assunto il ruolo di seconda (o terza) forza negli ultimi anni. La novità della nuova Rossa sta nel passo lungo, aspetto che lo scorso anno era risultato l’arma vincente della Mercedes, consentendo uno sviluppo migliore. Nella seconda parte del 2017, infatti, mentre nel box di Maranello si cercava di trovare una soluzione ai problemi che affliggevano Vettel e Raikkonen, nel team di Brackley si esultava per una vettura tornata perfetta dopo i problemi di inizio stagione. Proprio quello che ci si attendeva dalla Ferrari per quest’anno e che era stato messo in conto dagli uomini della Rossa. La pista, però, ha detto che la SF71H era in realtà già pronta per vincere. In attesa di esplorare e sfruttare gli ampi margini di sviluppo che il passo lungo può consentire.
Si lecca le ferite, invece, la Mercedes. Ieri la strategia aveva funzionato, poi ci si è messa la sfortuna, con l’uscita della Safety Car quando Bottas non aveva più la possibilità di entrare ai box ed eventualmente marcare la Red Bull. Intanto, però, sono tre le gare senza vittorie, qualcosa di raro visto il dominio nell’era turbo dal 2014 ad oggi. La W09 era nata come evoluzione della vettura dello scorso anno, già velocissima, un gioiellino della tecnologia e dell’innovazione con cui la casa di Mercedes intendeva portare il limite ancora più in avanti. E invece le aspettative sono state deluse da un inizio di stagione da dimenticare. La Mercedes ha già abituato a risolvere in maniera rapida ed efficiente i (pochi) problemi avuti. Stavolta il compito sarà duro.
CLICCA QUI PER TUTTE LE NEWS SULLA F1
alessandro.tarallo@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
FOTOCATTAGNI