Pentathlon
Pentathlon, le speranze di medaglia dell’Italia verso Tokyo 2020 e i giovani da seguire. Settore femminile in fermento
Quando si pensa al pentathlon in Italia, si pensa subito al settore femminile: i senatori in campo maschile a Tokyo 2020 avranno altre due primavere sulle spalle, e quindi l’importante sarà qualificarsi. Di certo negli ultimi anni a livello senior i risultati si iniziano a vedere, anche se è soprattutto a livello giovanile che lo sport del soldato nel Bel Paese si sta mettendo in mostra.
Alice Sotero ha ottenuto la prima storica vittoria in Coppa del Mondo ed è sicuramente su di lei che si concentrano le principali aspettative di medaglia: la pentatleta astigiana ha talento da vendere e, se trova la giornata giusta, può battere chiunque. Dietro di lei tanti talenti emergenti, pronti ad esplodere in vista della rassegna olimpica.
Si affacciano in questa stagione per la prima volta in pianta stabile in nazionale senior Elena Micheli, Irene Prampolini, Aurora e Francesca Tognetti, mentre hanno appena ottenuto risultati fantastici ai Mondiali di categoria le Under 19 Alice Rinaudo, Maria Lea Lopez e Maria Beatrice Mercuri, con quest’ultima che prenderà anche parte agli YOG.
Nel settore maschile la situazione è molto meno rosea: Riccardo De Luca e Pier Paolo Petroni, nonostante siano i meno giovani del gruppo, sono ancora i più performanti, ma le due stagioni che ancora mancano all’appuntamento olimpico pongono un grosso punto interrogativo sulla loro condizione e, soprattutto, competitività in terra d’Oriente. Alle loro spalle, al contrario del settore in rosa, pochi sono i talenti in grado di fare il salto di qualità già in ottica Tokyo 2020, si potrebbe puntare a Parigi 2024.
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Foto: FIPM
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roberto.santangelo@oasport.it