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Liegi-Bastogne-Liegi 2018, i favoriti: sfida tra Valverde e Alaphilippe, Nibali e Matthews fanno paura

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Domenica la Liegi-Bastogne-Liegi 2018 chiuderà la stagione delle grandi classiche. La Doyenne, forse, è la corsa più adatta per fare da tramite tra le corse di un giorno e i grandi giri, con le sue Côte e le sue salite che strizzano l’occhio agli scalatori e ai corridori che riescono ad esprimersi al meglio nelle corse di tre settimane. Negli ultimi anni, però, la corsa si è risolta quasi sempre ad Ans, nell’ultimo chilometro. Andiamo a vedere chi sono i favoriti per la conquista della vittoria.

Specialmente dopo la Freccia Vallone, attesissimo il duello tra Alejandro Valverde e Julian Alaphilippe. Per quanto visto ad Huy, il francese potrebbe avere qualcosa in più nelle gambe rispetto allo spagnolo, anche se la Liegi è una corsa diversa rispetto alla Freccia Vallone. A partire dal chilometraggio, con quei 260 chilometri che per forza di cosa restano nelle gambe dei corridori. Valverde lo sa bene, da quattro volte vincitore e campione uscente, mentre il miglior risultato di Julian Alaphilippe è un secondo posto nel 2015, mentre nel 2016 si era accontentato di chiudere nel gruppo dei big oltre la 20esima posizione. Lo scorso anno, invece, non ha potuto partecipare e di conseguenza assistere alla quarta vittoria di Valverde. Le caratteristiche di entrambi sono perfette per la corsa, che sembra costruita per le loro doti di scalatori con un’ottimo spunto veloce nel finale che può realmente fare la differenza.

Il terzo favorito è Vincenzo Nibali, che ha vinto le ultime due Monumento che non prevedevano pavé: il Lombardia 2017 e la Milano Sanremo 2018. Lo Squalo dello Stretto ha un’ottima condizione, come dimostrato anche alla Freccia Vallone, e soprattutto non ha nulla da perdere. La sua campagna delle classiche è già più che positiva con la vittoria alla Sanremo, e un successo anche alla Liegi sarebbe la ciliegina sulla torta ad una carriera straordinaria: dopo la Tripla Corona nei grandi giri, sarebbe incredibile ripetersi anche nelle corse di un giorno, con almeno una vittoria in ognuna delle Monumento escluse Fiandre e Roubaix, che sono più particolari e meno adatte allo Squalo, almeno per ora. Ha la gamba e il coraggio per attaccare da lontano, oltre alla capacità di leggere il momento perfetto in cui attaccare. Non può permettersi l’arrivo in volata e di conseguenza proverà ad anticipare. 

Arrivo in volata che, invece, potrebbe sorridere a Michael Matthews. Vederlo vincente non sarebbe una sorpresa: la metamorfosi da velocista a corridore da Ardenne sembra essersi ormai completata. Non giudicabile all’Amstel Gold Race, dove una foratura l’ha messo fuori dai giochi, ha chiuso addirittura quinto alla Freccia Vallone, migliorando il suo miglior risultato precedente di ben 62 posizioni. In caso di corsa chiusa, potrebbe arrivare con i migliori ad Ans e con questa forma partirebbe forse da favorito numero uno per la conquista della vittoria con un’azione nel finale. Non gli manca l’esplosività, e nelle ultime stagioni è migliorato in maniera esponenziale in salita. Certo, difficile immaginarlo all’attacco lontano dal traguardo, ma sarà comunque un cliente scomodissimo, pensando anche al quarto posto del 2017.





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Foto: © ASO/Gautier DEMOUVEAUX

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