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Calcio
Calcio, Mondiali 2018: le favorite. Brasile, Spagna, Germania e Francia sembrano avere qualcosa in più
La stagione dei club volge al termine e si avvicina pertanto l’evento clou dell’estate calcistica, i Mondiali 2018. Una rassegna a cui, come ben noto, l’Italia si prepara a fare da spettatrice, leccandosi le ferite del fracasso patito contro la Svezia. Ma il resto del mondo andrà avanti e in Russia le migliori stelle e le migliori nazionali del globo sono pronte a sfidarsi. L’equilibrio regna sovrano, con quattro squadre che al momento sembrano avere qualcosa in più rispetto alle altre: Brasile, Spagna, Germania e Francia.
Brasile
A propositi di fracasso. Le immagini di tristezza e delusione provocate dal Mineirazo del 2014, la sconfitta per 7-1 contro la Germania, sono ancora negli occhi di tutti. Da allora il Brasile sembrava poter proseguire sulla stessa scia, con la gestione di Dunga, prima dell’arrivo in panchina di Tite, grazie al quale i verdeoro hanno cambiato marcia, mettendo insieme nove vittorie consecutive che hanno proiettato Neymar & co. verso la Russia. Proprio l’ex Barça è la stella indiscussa della squadra, pronto a guidare la sua Nazionale verso il trionfo iridato dopo aver fatto altrettanto alle Olimpiadi di Rio. Su di lui, però, aleggiano tante ombre, con il mistero dell’infortunio che ha messo fine in anticipo alla sua stagione e che ha fatto indignare il PSG. Gli ultimi aggiornamenti vogliono O’Ney in ripresa, pronto per l’appuntamento più importante della stagione. Ma non c’è solo lui, perché il Brasile può contare su tanti talenti che già stanno rubando la scena in Europa, da Firmino a Coutinho, passando per Gabriel Jesus.
Spagna
Era la mina vagante del sorteggio, essendo inserita in seconda fascia. La Spagna è stata tutto sommato fortunata, perché l’unico ostacolo del suo girone sarà il Portogallo di Cristiano Ronaldo (Iran e Marocco sono un gradino sotto). Il processo di ricostruzione dopo la generazione che ha vinto tutto in pochi anni è passato attraverso le delusioni degli ultimi Mondiali e dello scorso Europeo, ma ora le Furie Rosse sono pronte per tornare in alto. La filosofia di gioco è sempre la stessa. Il talento pure. La Spagna può ora contare su giocatori come Isco, Pedro, Morata, Marco Asensio e Lucas Vazquez, con le solite certezze rappresentate da Sergio Ramos, Piqué, Busquets e Iniesta. Saranno loro la spina dorsale del gruppo, chiamati a guidare i più giovani compagni.
Germania
Sono i campioni in carica e già questo basta per considerarli favoriti. Ma la Germania questo ruolo se lo è meritato, perché il cammino di qualificazione è stato una marcia trionfare, senza alcun intoppo: 10 vittorie su 10 e 43 gol realizzati, a fronte di soli 4 subiti. Alcuni giocatori sono cambiati dalla squadra che vinse quattro anni fa ma il sistema e la voglia di vincere sono intatti. La sconfitta in finale agli Europei è stata solo un incidente di percorso e la dimostrazione è stato il trionfo in Confederations Cup, ottenuto con una squadra infarcita di cosiddette “seconde linee” e condito dal trionfo della selezione più giovane agli Europei Under 21. Il CT Loew ha quindi un bacino di giocatori incredibile dal quale pescare. Un’incognita, però, c’è e riguarda Neuer: il portiere non gioca da sette mesi ma a breve potrebbe rientrare. Le sue condizioni, però, saranno tutte da valutare.
Francia
La delusione della finale dell’Europeo è ancora cocente, ma la Francia si è subito rimessa in riga. Merito del CT Didier Deschamps, che è riuscito a restituire dignità alla squadra. I transalpini hanno le carte in regola per stupire, guidati da una vera e propria Generazione d’Oro. Il leader è Paul Pogba, che dopo una stagione altalenante dovrà prendere per mano un gruppo che ha vinto tanto a livello Under e che ora è chiamato alla consacrazione. Deschamps potrà contare però anche su giocatori esperti, creando un mix che ha come obiettivo quello di riportare la Francia sul tetto del mondo dopo vent’anni. Una missione tutt’altro che impossibile.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: profilo Twitter FIFA