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Liverpool-Roma, semifinale andata Champions League 2018: i giallorossi cercano l’impresa ad Anfield. Si vuol cambiare la storia!

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“Yes we can”. Era lo slogan di qualcuno in politica ma, visto l’avversario, se lo starà ripetendo nel cuore e nel cervello ogni giocatore della Roma. Domani sera alle ore 20.45, la formazione allenata da Eusebio Di Francesco si esibirà nel celebre palcoscenico di Anfield. L’urlo dei tifosi del Liverpool sarà assordante ma i giallorossi non dovranno lasciarsi condizionare dal loro canto incessante e dalla storia.

PRECEDENTI – Da quando quel giorno a Nyon la pallina ha estratto il club inglese, i riferimenti alla finale di 34 anni fa persa allo Stadio Olimpico di Roma, ai rigori, sono stati diversi. In quell’occasione i Reds passarano in vantaggio al 14′ con Phil Neal, ma due minuti prima della fine del primo tempo i capitolini pareggiarono con Roberto Pruzzo. Senza ulteriori gol nel secondo tempo e nei supplementari, la gara diventò la prima finale di Coppa dei Campioni ad andare ai rigori. Dal dischetto, tra gli inglesi, sbagliò Steve Nicol, ma gli errori di Bruno Conti e “Ciccio” Graziani portarono il Liverpool in vantaggio, e così il penalty di Alan Kennedy regalò la vittoria per 4-2 ai britannici. Una tradizione negativa negli scontri in una fase ad eliminazione diretta continentale, confermata anche dall’incrocio del quarto turno di Coppa UEFA 2000/01 quando furono i gol di Michael Owen all’Olimpico a piegare le mire di Francesco Totti e compagni.

CAMBIARE LA STORIA – La Roma, dunque, vuol cambiare la storia e lo farà con lo stesso spirito con cui ha piegato il Barcellona nei quarti di finale, in un incontro che definire incredibile è poco. Di Francesco non ha particolari problemi di formazione avendo recuperato anche Perotti e Kolarov. Il grande dilemma riguarda il modulo: possibile che venga riproposto il 3-4-1-2 visto col Barça e poi nel derby. Under è pronto a far coppia con Dzeko per sfruttare le mancanze difensive dei rivali. Da par suo Klopp si affiderà al proprio attacco fantastico. Salah, Firmino, Mané sono stati autori di 23 marcature in Champions League, fondamentali nel piegare le mire dell’armata “Manchester City” di Pep Guardiola nel turno precedente. In questo senso, l’osservato speciale sarà l’ex giocatore della Roma (Salah), esaltato dal calcio del mister tedesco. Servirà compattezza in difesa e nello stesso tempo bisognerà sfruttare la profondità per mettere a nudo la staticità della retroguardia inglese.

Domani le parole lasceranno spazio al pallone e scopriremo di cosa saranno capaci le due compagini.

 





 

(foto Gianfranco Carozza)

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