Pallavolo
Volley, Chicco Blengini: “Italia, stai serena: c’è futuro. Difficile gestire la Nations League, al top ai Mondiali”
Chicco Blengini è ormai prossimo a diramare le convocazioni per la Nations League, il torneo che sostituisce la World Leaue e che scatterà il prossimo 25 maggio. Il CT della Nazionale Italiana di volley maschile sta guardando con interesse la Finale Scudetto e nel frattempo ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
Sono tanti gli italiani che stanno giocando la serie per il tricolore: “Se ci sono tanti giocatori italiani che sono protagonisti in queste partite vuole dire che è una bella situazione per il nostro movimento. E sono diversi gli atleti che si sono messi in evidenza in questa stagione. L’unico mio problema, o meglio preoccupazione, sarà la loro gestione del riposo. Come tutti sanno a pochi giorni dalla fine della stagione di club scatta la nuova World League con obblighi molto stringenti in fatto di giocatori che hanno giocato l’Olimpiade schierati in ogni weekend. Dovremo fare i salti mortali per la gestione del riposo. Ma non c’è dubbio che in questa stagione la mia unica priorità è portare i giocatori al meglio della forma al Mondiale“.
Si pensa che il futuro dell’Italia non sia così roseo ma Blengini smentisce tutti: “Secondo me il movimento italiano è ricco. Ha giocatori adesso e per i prossimi anni. Pensiamo ai bomber: oltre a Zaytsev, Sabbi, Vettori, Nelli ci sono ragazzi come Argenta. Il problema è casomai che possano giocare di più. La questione è che molti di questi italiani preferiscono la panchina a un posto da titolare, magari in una squadra non di prima fascia. E’ più conveniente fare la riserva in un grande club che il titolare. Dobbiamo cambiare questa prospettiva. E rendere più competitivo il fatto che possano giocare tutto l’anno. Ci sono delle idee, si tratta di trovare quella migliore“.
Il tesseramento maschile è sempre molto basso in Italia, un nodo nevralgico che si fatica a superare: “Mi è chiaro che i ragazzi si devono divertire, sia per attrarre nuovi ragazzi, sia soprattutto per tenerli ancorati a questa disciplina. E devono schiacciare il prima possibile. Il nostro è un gioco molto complicato per gesti tecnici, devi fare in modo che i giovani in palestra non si scoccino tanto da abbandonare“. Blengini poi non teme la pressione per i Mondiali in casa: “Penso che i giocatori italiani in questo campionato acquisiscono la capacità di soffrire. Ma soprattutto di sopportare la pressione. E quindi non penso che sarà un problema per noi arrivare carichi al Mondiale in modo positivo“.
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