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Formula 1
F1, il divieto dello soffiaggio dello scarico imposto dalla Fia: la Ferrari respinge ogni insinuazione
E’ notizia di ieri che Nicholas Tombazis, responsabile tecnico della FIA per quanto riguarda la F1, abbia scritto una lettera alle scuderie alla vigilia del GP di Azerbaijan in programma nel prossimo weekend a Baku. Come riporta it.motorsport.com, il suo contenuto riguarda il soffiaggio dello scarico che non può essere indotto da speciali mappature del motore.
“Non accettiamo siano consentite delle mappature di motore specificamente pensate per incrementare il flusso dei gas di scarico nelle curve. Queste mappature del motore (non consentite) possono essere specifiche per un sistema di by-pass di turbina e compressore o per il flusso che passa attraverso i cilindri. Per essere ammissibili, tali flussi dovrebbero essere il risultato di mappature che aumentano effettivamente le prestazioni o l’affidabilità della power unit, e non siano state pensate per aumentare il flusso dei gas di scarico”, il contenuto della lettera.
La Ferrari è stata l’indiziata n.1 in quanto nel corso del round in Cina la SF71H aveva un suono diverso in fase di rilascio del motore e sul volante della vettura di Sebastian Vettel vi era stata l’aggiunta di un particolare, sopra la leva della cambiata, che aveva alimentato alcuni sospetti.
La risposta di Maranello smentisce categoricamente queste insinuazioni sostenendo che la Rossa sfrutti il soffiaggio dello scarico in maniera regolare e che la FIA ha modo di appurarlo senza alcun problema. Pertanto il “suono” della vettura, notato a Shanghai, era riconducibile ad una particolare mappatura per il risparmio del carburante. Relativamente alla terza leva sul volante di Seb si ritiene che sia per la gestione della frizione in partenza anche perché se si trattasse di un espediente per il soffiaggio degli scarichi sarebbe troppo evidente dal non essere notato e, per di più, contro le regole.
Pertanto i veri chiamati in causa nella vicenda potrebbero essere i propulsori Renault che pur essendo meno potenti di Mercedes e Ferrari dovrebbero garantire, in fase di rilascio, un piccolo vantaggio nella fase di percorrenza delle curve. Anche per questo la Red Bull (motorizzata Renault) sembrerebbe essere più performante in tali frangenti.
Ci troviamo, comunque, sempre nel campo delle ipotesi. Resta il fatto che la FIA, guardando al 2019, stia correndo ai ripari intenzionata a cambiare la posizione degli scarichi ma ancora non si è lontani da un accordo.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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