Formula 1
F1, le pagelle del GP Azerbaijan 2018: Vettel insufficiente, Verstappen pericolo pubblico. Hamilton: vittoria casuale
Andiamo a scoprire le pagelle del GP Azerbaijan 2018, una gara ricca di colpi di scena e vinta in maniera fortunosa da Lewis Hamilton.
PAGELLE GP AZERBAIJAN 2018 F1
Sebastian Vettel, 5: Baku non gli porta fortuna. Lo scorso anno la ‘ruotata’ con Hamilton, in questa circostanza un attacco azzardato che gli è costato la perdita di ben tre posizioni (una recuperata dopo il ritiro di Bottas). Era davvero necessario rischiare in quel modo? Certo, fino al 43° giro aveva corso in maniera impeccabile e, pur con una Ferrari non a suo agio con le gomme soft, la vittoria sarebbe arrivata senza l’ingresso della safety-car. Il tedesco voleva il trionfo a tutti i costi, ma anche portare a casa 3 punti di vantaggio su Hamilton sarebbe stato importante in ottica iridata. Ora, invece, si trova addirittura ad inseguire il britannico dopo aver sprecato tanto nelle ultime due gare. Oggi Vettel è stato tradito da troppa foga, un errore che non può commettere chi vuole davvero mettere le mani sul titolo.
Lewis Hamilton, 8: diciamolo chiaramente, la sua è stata una vittoria casuale. Prima della safety-car avrebbe chiuso probabilmente in seconda piazza, a seguire si era ritrovato terzo alle spalle di Bottas e Vettel. Nell’arco di un giro prima il pilota della Ferrari poi la foratura del compagno di squadra gli hanno spalancato le porte verso un successo insperato. Dopo un avvio di stagione tutt’altro che entusiasmante, Hamilton si trova al comando della classifica dopo i primi 4 GP. Non una bella notizia per la Ferrari, incapace di capitalizzare la superiorità mostrata in qualifica sulla Mercedes (in gara i rapporti di forza sono sostanzialmente equivalenti).
Valtteri Bottas, 8,5: si conferma un pilota solidissimo. Rimane in pista per 42 giri con le gomme super-soft, si ritrova in testa dopo l’ingresso della safety-car e solo una foratura balorda lo priva di una vittoria che era ormai ad un passo. Senza questo imprevisto, avrebbe chiuso per la terza volta su quattro davanti a Hamilton in questa stagione. Il finlandese sta diventando una spina nel fianco per la Ferrari.
Max Verstappen, 0: urgono provvedimenti esemplari per non rischiare la tragedia. Questo ragazzo continua ad esagerare. Quando c’è l’olandese di mezzo, il contatto è pressoché certo nel corpo a corpo. Folle poi la manovra che ha portato al tamponamento di Ricciardo, con un doppio cambio di traiettoria che ha ingannato l’australiano e provocato il disastro totale per una Red Bull chiamata in prima persona ad intervenire. Il talento non vale nulla se non viene supportato dalla testa.
Max Ricciardo, 7: all’inizio patisce le difficoltà della Red Bull nel ricaricare la batteria, poi si scatena e instaura una lotta aggressiva con il compagno di squadra Verstappen. L’incidente vanifica una buona prestazione di un pilota che meriterebbe maggiore considerazione.
Kimi Raikkonen, 6,5: fortunato quasi quanto Hamilton. Da sesto, tra safety-car, forature ed errori altrui, si ritrova secondo senza fare praticamente nulla. In avvio sperona colpevolmente Ocon (manovra sotto investigazione da parte dei giudici), rientra ai box e per tutta la gara mantiene un ritmo lentissimo con le gomme soft, quelle che la Ferrari patisce di più. Al momento Bottas appare molto più solido rispetto a Raikkonen e questo potrebbe pesare molto nella lotta iridata tra Mercedes e Ferrari.
Carlos Sainz, 7,5: agguanta un prestigioso quinto posto con una Renault in netto miglioramento.
Charles Leclerc, 8: oggi abbiamo capito perché questo ragazzo è un predestinato. Non ha sbagliato praticamente nulla, portando l’Alfa Romeo Sauber oltre i propri limiti con una superlativa sesta posizione. Questo 20enne monegasco possiede la stoffa del campione: sarà l’erede di Raikkonen in Ferrari?
Fernando Alonso, 6: dopo l’incidente iniziale con Sirotkin, limita i danni e porta a casa un settimo posto che fa morale. La McLaren resta però distante anni luce dai top-team.
Nico Hulkenberg, 4: spreca una grandissima occasione. Era quinto nelle fasi iniziali con un Renault stupefacente, poi l’errore e il ritiro.
Romain Grosjean, 2: errore pacchiano, termina contro il muro mentre prova a scaldare le gomme in regime di safety-car. Punti buttati e occasione persa per la Haas. Dopo oggi, il francese si è forse giocato le residue chance di venire ingaggiato da un top-team.
federico.militello@oasport.it
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