Formula 1
F1, GP Spagna 2018: Ferrari, ora non puoi più sbagliare. Troppe occasioni non capitalizzate, Hamilton non perdona
Dal terzo successo in quattro gare ad un modesto quarto posto con tanto di perdita della leadership della classifica mondiale. In pochi giri il GP di Azerbaijan è diventato amaro per Sebastian Vettel e la Ferrari. L’occasione persa è stata davvero importante, tra la sfortuna e un errore del tedesco, troppo affrettato nel tentare il sorpasso su Valtteri Bottas. Una manovra che a fine gara ha aumentato ancora di più i rimpianti, perché, a completare la beffa, soltanto un giro dopo la posteriore destra del finlandese è scoppiata in rettilineo, complice un detrito di carbonio, servendo sul piatto d’argento la vittoria a Lewis Hamilton.
La Safety Car dà, la Safety Car toglie. A Baku la Ferrari sembra aver pagato il conto con la sorte, così favorevole in Australia, così negativa in Azerbaijan. Se a Melbourne Vettel aveva sfruttato alla perfezione l’ingresso della vettura di sicurezza, stavolta l’ha pagata cara. Seb, infatti, stava controllando la gara quando il botto dei due Red Bull ha rovinato i piani della Rossa. Il regime di Safety Car ha così consentito a Bottas di fermarsi e costretto il tedesco a fare altrettanto per marcarlo e giocarsi tutto in ripartenza. Piani ulteriormente complicati dall’incidente di Grosjean. Il via libera è arrivato soltanto a tre giri dalla fine e Vettel ha deciso di giocarsi tutto alla prima curva, scelta forse a posteriori contestabile, nelle tempistiche e nella modalità, costata alla fine addirittura il podio. Col senno di poi, bastava aspettare un giro in più…
Con i se e con i ma, però, non si fa la storia. Quella, infatti, è scritta dai fatti e i fatti dicono che a comandare la classifica è ora Hamilton. I fatti, però, dicono anche che fin qui è stata la SF71H la monoposto più veloce in pista. La qualifica di Melbourne, quando Lewis aveva rifilato sette decimi alle due Rosse sembra lontanissima nel tempo. Un’eccezione, perché la regola è stata la Ferrari, con tre pole e due doppiette in prima fila nei tre successivi appuntamenti. Una superiorità confermata poi dalle gare. Ma non dai risultati.
Vettel ha capitalizzato la superiorità della SF71H solo in Bahrein. Se a Baku, infatti, l’errore è stato del tedesco, a Shanghai era stato il team a sbagliare al pit stop, perdendo decimi preziosi e subendo quindi l’undercut di Bottas, capace di recuperare un distacco superiore ai 3″ in un solo giro. Poi, a “completare” l’opera, l’incidente con Verstappen.
La differenza fin qui l’ha fatto proprio la regolarità. Quella di Hamilton, che pur lamentando una W09 con cui non sembra più trovarsi alla perfezione, è riuscito comunque a trarre il massimo, e con un pizzico di fortuna a trovarsi in testa al Mondiale. Al contrario di Vettel che, pur con due vittorie, paga un ottavo e un quarto posto. Già da Barcellona, la Rossa non può più sbagliare.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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