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MotoGP, GP Spagna 2018: Marquez il favorito, Honda veloci. Dovizioso ci crede, Valentino Rossi cerca l’impresa

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Semaforo verde alle ore 14.00 in Spagna per il quarto round del Mondiale 2018 di MotoGP. Lungo i 4.423 km di Jerez de la Frontera, tracciato vecchio stile con curvoni veloci e tratti molto lenti, le Honda partono coi favori del pronostico per quanto dimostrato nel corso dei turni di libere e delle qualifiche.

MARQUEZ FAVORITO – Marc Marquez, Daniel Pedrosa e Cal Crutchlow compongono il tridente della scuderia di Tokyo. Il campione del mondo in carica, pur avendo concluso il time-attack in quinta posizione ha tutto per fare suo anche questo appuntamento. Dopo la maestosa prova di Austin (Texas), il Cabronçito dovrà stare attento nei primi giri a non rimanere invischiato nel gruppo e perdere tempo nei confronti di chi potrebbe avere uno start migliore. Il suo passo è strepitoso e, sulla carta, non ci dovrebbe essere partita. Attenzione però ai due compagni di marca! Crutchlow è stato straordinario ieri: pole position e nuovo primato della pista. Dopo il trionfo argentino anche questa firma importante, a testimonianza del grande feeling tra il britannico e la moto nipponica. E poi Pedrosa, l’uomo che ha vinto 3 volte sull’asfalto andaluso e, nonostante i postumi dell’operazione al polso, spinge sempre ed è veloce.

DUCATI CI CREDE – Il quarto ed ottavo posto delle Rosse di Jorge Lorenzo ed Andrea Dovizioso potrebbero aprire il solito capitolo sulle difficoltà della Ducati sul circuito spagnolo ma questa volta le cose stanno diversamente. In Andalusia, la GP18 va forte. Una velocità non sufficiente per puntare al successo ma forse alla top3. Questi sono i propositi del forlivese al termine delle prove del sabato. Sia l’italiano che il maiorchino, infatti, sulla costanza hanno espresso ottimi tempi. Una qualità molto utile nell’ottica della corsa odierna anche se bisognerà fare sempre i conti con le temperature e la scelta delle gomme, fattori determinanti sul tracciato iberico.

YAMAHA SERVE IL MIRACOLO – Termometro non amico delle due creature ufficiali di Iwata. Il decimo ed undicesimo posto di Valentino Rossi e Maverick Vinales parlano chiaro. La M1 ha tante difficoltà in uscita dalle curve lente quando l’asfalto è caldo: la trazione non è a livello delle concorrenti e la causa è sempre di natura elettronica. E’ infatti in questo aspetto che la Yamaha è carente e sta cercando di recuperare. Non certo facile perché gli altri non aspettano. Servirà una specie di miracolo ai due alfieri del team “Factory” al contrario di quanto accade nel box del francese Johann Zarco che, con la sua Yamaha “stagionata”, centra la prima fila ed è confidente per la gara. Una situazione veramente enigmatica…

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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