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Ciclismo

Giro d’Italia 2018, le pagelle della settima tappa: Elia Viviani interrompe la striscia vincente, Bennett perfetto

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Terza volata del Giro d’Italia 2018, per la prima volta un vincitore diverso da Elia Viviani. Sam Bennett si è imposto nella Pizzo Calabro-Praia a Mare, settima frazione dell’edizione numero 101 della corsa rosa. Andiamo a vedere le pagelle ai protagonisti di quest’arrivo a ranghi compatti.

PAGELLE SETTIMA TAPPA GIRO D’ITALIA 

Sam Bennet, 9: nelle due puntate precedenti aveva sempre concesso a Viviani di prendergli la ruota. Oggi, invece, ha cambiato tattica e i rusultati si sono visti. Già a cinque dell’arrivo si è messo in scia al treno della maglia ciclamino, aspettando il momento giusto per partire e sprintando solo negli ultimi 100 metri. La sua potenza ha fatto il resto, ma di fatto ha vinto ancora prima di iniziare la volata grazie ad una tattica perfetta per quella che era la situazione in corsa e i rapporti di forza.

Elia Viviani, 7: non possiamo pretendere che vinca sempre ma resta una punta di amarezza per il velocista azzurro. Dopo la superiorità palesata in Israele era il grande favorito, ma una volta superato di slancio Modolo non ha prodotto un’accelerazione brillante e Bennett l’ha superato anche abbastanza nettamente nel finale. Si mantiene in vetta alla classifica della maglia ciclamino e proverà senza dubbio a rifarsi quando ne avrà l’occasione.

Niccolò Bonifazio, 7,5: il grande problema, per lui, è stato il piazzamento. Le gambe ci sono, la velocità anche, ma è stato costretto a fare un paio di volate e a rimontare da lontano. Rimanendo anche nel traffico prima di riuscire a saltare Modolo per prendersi il podio. Attenzione, è un cliente molto pericoloso, considerando che una foratura nel finale gli ha anche fatto sprecare energie inutilmente per rientrare.

Sacha Modolo, 5,5: si trova davanti ma non sembra essere al livello degli avversari diretti. Il velocista della EF Drapac lancia uno sprint eccessivamente lungo e nel finale cede in maniera inesorabile, passando dalla prima alla quarta piazza. Una lettura inesatta e una condizione che non è quella dei giorni migliori, probabilmente, oltre a caratteristiche che non lo rendono più un velocista puro.

Danny Van Poppel, 5: mette la squadra alla frusta ma onestamente non sembra all’altezza degli altri velocisti. Fa volata a sé, chiude quinto ma non è mai in lotta per il podio di tappa.

Jakub Mareczko, 5,5: tiene bene nel finale e già questa è una buona notizia. Però, anche lui, non riesce a trovare la posizione giusta in gruppo e quando prova a rimontare un contatto con Bonifazio lo fa rimbalzare all’indietro. Ha qualità per queste frazioni, ma è difficile quando nel finale è costretto a destreggiarsi da solo nel gruppo. Rimandato, ma non bocciato.





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Foto: Comunicato Rcs

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