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Volley, Champions League 2018: Civitanova-Zenit Kazan, Finale da urlo. La Lube vuole l’impresa, i Campioni d’Europa per il poker da leggenda

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Civitanova va a caccia di un’impresa mastodontica, vuole riscrivere la storia in una giornata che può davvero passare alla leggenda del club: battere lo Zenit Kazan nella Finale della Champions League 2018 di volley maschile e tornare sul tetto del Vecchio Continente a 16 anni di distanza dalla magica notte di Opole. La Lube è pronta per giocare il suo secondo atto conclusivo della massima competizione continentale ma di fronte si troverà la corazzata russa che ha vinto le ultime tre edizioni del torneo e che va a caccia del poker, numero mai riuscito a nessuno da quando la competizione ha preso il nome attuale (Trento si è fermata al tris nel 2009-2011, in Coppa Campioni invece il CSKA Mosca dominò dal 1986 al 1990).

I Campioni d’Europa partiranno con tutti i favori del pronostico di fronte ai 7000 spettatori della Basketball Arena di Kazan, vogliono regalare un’ulteriore gioia al proprio pubblico e completare il Grande Slam: in stagione hanno vinto tutto e puntano a chiudere con il botto surclassando la squadra italiana dopo aver già demolito Perugia in semifinale. I ragazzi di coach Alekno sembrano essere imbattibili, il loro tasso tecnico è decisamente elevato e pare inavvicinabile da parte di tutti gli avversari ma questa Civitanova vuole crederci fino in fondo dopo aver già perso la Finale del Mondiale lo scorso autunno contro questi fenomeni.

I padroni di casa vanno a caccia del sesto titolo continentale in assoluto con l’obiettivo di proseguire la striscia vincente della Russia che perdura dal 2012. Bisogna sovvertire davvero tutti i valori in campo perché sulla carta non c’è storia ma i marchigiani sono abituati di carattere a certi miracoli e non possono perdere la quinta finale stagionale (oltre a quella già citata ci sono le tre nazionali contro Perugia che ha vinto scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana). La banda di Medei vuole evitare gli zero titoli e proverà fino in fondo a riscrivere la storia.

Le bordate dell’opposto Maxim Mikhaylov, la verve del superlativo schiacciatore Leon (prossimo acquisto di Perugia, ieri davvero devastante al servizio) affiancato dal concreto Matt Anderson, la limpida regia di Alexander Butko, le buone difese di Alexey Verbov: sono queste le armi dello Zenit Kazan che sembra davvero non avere punti deboli. Per potere sperare di battere i Campioni del Mondo bisogna alzare le barricate attorno al russo e al cubano, giocando perfettamente a muro e in difesa, provando a picchiare bene al servizio senza commettere troppi errori. Civitanova deve crederci e deve provarci spinta naturalmente dalle sue due stelle Tsvetan Sokolov e Osmany Juantorena che, come il libero Massimo Colaci, hanno già vinto delle Champions League nel loro passato a Trento. Micah Christenson in palleggio, Taylor Sander di banda, Dragan Stankovic ed Enrico Cester al centro completano la formazione.

Appuntamento alle ore 18.00 mentre alle ore 15.00 andrà in scena la finalina per il terzo posto: Perugia proverà a battere lo ZAKSA Kedzierzyn-Kozle di Andrea Gardini, già sconfitto dalla Lube nella semifinale di ieri, per salire sul podio.

 





(foto Valerio Origo)

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