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Ciclismo
Giro d’Italia 2018: le salite della seconda settimana. Zoncolan all’orizzonte…
Secondo giorno di riposo al Giro d’Italia 2018: si è conclusa una prima (lunghissima) settimana, che ha visto la Corsa Rosa partire da Israele e poi spostarsi al Sud del Bel Paese. Ora la seconda settimana, che nel mezzo non troverà grandi spunti in chiave classifica generale, ma nel week-end offrirà due tappe davvero durissime e decisive per la conquista della Maglia Rosa.
Prima di andare verso le Alpi ci saranno da affrontare tre o quattro frazioni non del tutto insidiose, ma alle quali bisognerà comunque prestare attenzione. Saranno soprattutto i muri a caratterizzare questa settimana: se a Gualdo Tadino non dovrebbero esserci scossoni, tra Osimo (mercoledì) e Imola (giovedì) qualcosa potrebbe muoversi. Soprattutto nella tappa che arriva nelle Marche e passerà anche dalla Filottrano del compianto Michele Scarponi potremmo vedere muoversi i big: il muro finale infatti, con pendenze oltre il 15%, potrebbe ispirare gli scalatori più scattanti a cercare di guadagnare qualche secondo.
I fari saranno però puntati tutti sul fine settimana. Sabato c’è forse la tappa più attesa di tutta la Corsa Rosa: si torna a scalare il Monte Zoncolan. Passo Duran e Sella Valcalda ad anticipare il Mostro, una salita che fa paura solo a guardarla. 10 km al 12% di media con punte del 22%, un’ascesa da fare tutta in apnea, dove potrebbero esserci distacchi davvero molto ampi.
Non c’è tempo per rifiatare: domenica altra frazione molto complicata, con l’arrivo in leggera salita verso Sappada. Prima di giungere nella località friulana però bisognerà affrontare tre GPM di seconda categoria, posti praticamente in rapida successione. Passo Tre Croci, di otto chilometri al 7%, Passo di Sant’Antonio di otto chilometri e pendenze che vanno oltre il 10% e Costalissoio, salita breve ma davvero ripidissima, con circa tre chilometri che vanno costantemente oltre il 10% di pendenza.
Ci sarà spazio per inventare qualcosa, in attesa dell’ultima settimana, che sicuramente deciderà il Giro.
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Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse – Comunicato Rcs