Internazionali d’Italia Roma 2018: finisce la favola di Camilla Rosatello, passa l’estone Kaia Kanepi

Anche le favole più belle hanno una fine: Camilla Rosatello, numero 270 WTA, che aveva vinto il torneo delle prequalificazioni, ricevendo così una wild card per il tabellone principale degli Internazionali d’italia di tennis, esce al primo turno al cospetto della qualificata estone Kaia Kanepi, che si impone con il netto punteggio di 6-1 6-2 in 77 minuti di gioco.

Nel primo set l’azzurra, forse tradita dall’emozione, cede a zero il primo turno al servizio, poi non concretizza due occasioni per il controbreak e l’estone scappa sul 2-0. Rosatello fatica al servizio e fioccano così altri tre break point per l’avversaria, ma l’italiana si salva ed accorcia 1-2. Altra occasione sciupata nel quarto game: l’azzurra non sfrutta una palla break e l’estone la punisce, salendo 3-1. Set segnato, l’azzurra va ancora sotto 0-40, trova la parità ma poi cede ai vantaggi. Strada spianata per Kanepi, che vola 5-1 tenendo il servizio e poi, per la quarta volta consecutiva, va avanti 40-0 su servizio di Rosatello, chiudendo alla seconda occasione. Il 6-1 matura in soli 32 minuti.

Nella seconda partita Rosatello parte benissimo, riuscendo a trovare il break in apertura, confermando poi lo strappo, dopo aver comunque annullato due occasioni per il controbreak. L’aggancio matura però nel quarto game, quando Rosatello cede la battuta a zero. Il quinto game segna l’incontro: Rosatello non sfrutta tre break point consecutivi e l’estone sale 3-2. L’azzurra risente del colpo ed esce mentalmente dal campo: il 4-2 è inesorabile, poi l’estone sfrutta il momento propizio per salire 5-2 e chiudere, alla seconda opportunità, la partita sul 6-2 in 45 minuti, staccando il pass per il secondo turno.

La differenza tra le due giocatrici sta tutta in questo dato: per Rosatello un modesto 1/12 sulle palle break avute a disposizione, mentre per Kanepi questo dato si trasforma in 6/17. Il maggior cinismo dell’estone nei momenti caldi della sfida ha fatto sì che la partita si incanalasse nei binari desiderati anche con un punteggio fin troppo severo per quanto visto in campo.

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