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Andrea Dovizioso, GP Francia 2018: “Errore inammissibile, potevo vincere. Il Mondiale non è chiuso”

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Andrea Dovizioso se ne va da Le Mans con pochi sorrisi dopo la caduta che lo ha estromesso dal Gran Premio di Francia 2018 della MotoGP, ma non ha ancora la minima voglia di gettare la spugna in ottica iridata. Il distacco nei confronti di Marc Marquez è ormai di 49 punti, ma il maggiore cruccio per il portacolori della Ducati non è quello, bensì la caduta di oggi. Era da tanto tempo che non combinavo un errore simile, sinceramente nemmeno me lo ricordo – ammette il forlivese ai microfoni di Sky Sport – Davvero una caduta pesante, non da me. La situazione, poi, non mi vedeva così al limite. Avevo visto che Jorge Lorenzo, come a Jerez, stava facendo fatica, per cui ho provato a passarlo, anche perché alle mie spalle c’era un Johann Zarco un po’ nervoso. So che uno come lui può attaccarti da un momento all’altro, anche quando lo spazio non c’è, per cui ho affondato l’attacco su Jorge. Sono riuscito a passarlo senza fatica, ma ho dovuto affrontare la chicane in maniera diversa. Ho preso la discesa verso curva 6 leggermente più lungo del solito, ma non ero certo al limite. Proprio per questo non capisco come ho potuto perdere la moto. Un errore davvero inaccettabile”.

Il maggiore dispiacere per Dovizioso è rappresentato dal fatto che avesse a disposizione, ancora una volta, un ritmo notevole. Avevo più velocità degli altri e, proprio per questo motivo, non dovevo sbagliare in questo modo. Potevo vincere, ma ho voluto rischiare troppo presto. Ci tengo a chiedere scusa a tutto il team”. 

La corsa al titolo, tuttavia, non è chiusa. “Ora come ora non devo nemmeno pensare alla classifica. Di sicuro, però, se voglio lottare contro uno come Marc Marquez non posso certo combinare errori simili. Dovrò proseguire su questa strada fino a fine anno, perchè abbiamo un potenziale enorme, ho sempre bellissime sensazioni, ma i punti non arrivano. Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno: questi aspetti positivi; anche se lo sconforto c’è, com’è normale che sia. So bene che i punti di ritardo da Marquez sono tanti, anzi tantissimi, e in più lui è bravissimo a gestire le situazioni ed è competitivo in tutte le piste, a differenza nostra”.

Prossimo appuntamento, il Mugello. “L’anno scorso da questa gara iniziò la mia risalita e confido che sarà così anche quest’anno, anche se nei test abbiamo visto che le Honda su quella pista non andavano forte, volavano proprio…”

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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