MotoGP
MotoGP, GP Francia 2018: Marc Marquez domina e ipoteca il titolo. Grande Italia: 2° Petrucci, 3° Valentino Rossi. Fuori Dovizioso
Marc Marquez (Honda) domina anche il Gran Premio di Francia della MotoGP, vince la terza gara di fila (cosa che non gli capitava dal 2014) e vola via in classifica iridata, approfittando, anche, della cadute dei rivali diretti, il padrone di casa Johann Zarco (Yamaha Tech3) ed il nostro Andrea Dovizioso (Ducati). Il campione del mondo in carica dimostra di avere un passo impossibile per tutti gli altri e, dopo aver preso il comando della corsa, scappa via inesorabilmente. Assieme a lui sul podio un ottimo Danilo Petrucci (Ducati Pramac) a 2.3 secondi, mentre è terzo un solido Valentino Rossi che porta una Yamaha tutt’altro che perfetta, a 5.3 dalla vetta.
Quarta posizione per l’australiano Jack Miller (Ducati Pramac) a 6.3, quinta per lo spagnolo Dani Pedrosa (Honda) a 7.4 e ancora alle prese con i ben noti dolori al polso sinistro, sesta per il suo connazionale Jorge Lorenzo (Ducati) che, dopo aver completato diversi giri al comando, chiude a 10.3, settima per il deludente Maverick Vinales (Yamaha) che becca qualcosa come 23.7 da Marquez (e 18.4 da Rossi), ottava per l’acciaccato (dopo la rovinosa caduta di ieri in qualifica) britannico Cal Crutchlow (LCR Honda) a 25.7, nona e decima per altri due spagnoli, Aleix Espargarò (Aprilia) a 26.2 e Alex Rins (Suzuki) a 27.9. Arriva al traguardo in 13esima posizione Franco Morbidellli (Honda EG 0,0 VDS) a 37.8 che porta a casa altri punti in ottica iridata. Out nelle prime fasi tre protagonisti importanti come Andrea Iannone (Suzuki), Johann Zarco (Yamaha Tech3) e Andrea Dovizioso (Ducati) tutti finiti nella ghiaia.
LA GARA
La partenza vede Jorge Lorenzo prendere il comando davanti a Johann Zarco che entra duro alla prima chicane e si mette davanti a Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, mentre Andrea Iannone (Suzuki) cade subito in curva 6. Alle loro spalle Marc Marquez precede Valentino Rossi, mentre Maverick Vinales è solamente 12esimo.
All’altezza del terzo giro si è formato un terzetto con Lorenzo, Zarco e Dovizioso(1:32.981) che infila il francese in curva 6, con Marquez a circa un secondo, davanti a Petrucci e Rossi che ha perso una posizione per colpa di un piccolo errore. Vinales è addirittura 13esimo alle spalle di Franco Morbidelil.
Marquez non molla e fa segnare 1:32.796 riportandosi nelle vicinanze dei primi tre, con Rossi che prova a togliersi dall’impiccio di Petrucci. All’inizio del quarto giro Dovizioso affonda l’attacco su Lorenzo ma, poche centinaia di metri dopo, cade nella discesa di curva 6. Un errore incredibile del romagnolo che rischia di aver gettato già alle ortiche il suo Mondiale. Dopo questo colpo di scena si forma un nuovo trio di testa con Lorenzo, Zarco e Marquez, mentre Petrucci e Rossi sono staccati di circa un secondo.
A 20 giri dalla conclusione Lorenzo guida il gruppo con Zarco e Marquez che battagliano, ma con Petrucci e Rossi che ormai si sono riportati sul primi della classe a suon di buoni giri. Ma, i colpi di scena, non finiscono qui. Sempre nella famigerata curva 6 è Zarco finisce nella ghiaia. Il padrone di casa arriva lungo di traiettoria in frenata a chiude anzitempo il suo Gran Premio.
Marquez si porta nella scia di Lorenzo e lo attacca al nono giro passando proprio in curva 6, con un attacco duro ma pulito. Petrucci rimane spettatore interessato, mentre Rossi perde circa un secondo in poche curve per colpa di un errore. Alle spalle del “Dottore” troviamo Miller, Pedrosa, Aleix Espargarò, Rins e Morbidelli. Vinales, invece, è incredibilmente decimo con tempi di quasi un secondo più lenti rispetto ai migliori. Passa una sola tornata ed è Petrucci a infilare Lorenzo, stavolta in curva 4, dimostrando di avere un passo migliore del maiorchino. Rossi si rimette a spingere (1:32.9) e si porta a soli sei decimi di distacco.
A 15 giri dalla conclusione Rossi passa Lorenzo, come sempre in curva 6, con lo spagnolo che sembra ormai in chiara difficoltà a livello di gomme. Marquez e Petrucci, davanti, hanno un margine di oltre un secondo sul nove volte campione del mondo che prova a non mollare la presa facendo segnare un ottimo 1:32.6 nonostante il sorpasso. Al giro successivo Rossi piazza il record sul giro, 1:32.426 portandosi dietro anche Miller.
Dopo 18 giri sui 27 previsti, Marquez decide di fare sul serio, piazzando uno strepitoso 1:32.312 (dopo un 1:32.456) cercando di fiaccare la resistenza di Petrucci che accusa ormai un secondo di ritardo, con Rossi a 2.1 e Miller (anche lui 1:32.381) a 2.8. Quinto è Lorenzo che cerca di tenere duro, a 5.1, mentre Pedrosa gli è ormai in scia.
A 6 giri dalla conclusione la situazione sembra ormai ben delineata. Marquez (che non scende mai sopra l’1:32.5) porta il suo vantaggio a 1.3 su Petrucci e 2.3 su Rossi, mentre Miller è quarto a 4.4, e Pedrosa passa Lorenzo nella consueta curva 6. Le fasi finali della gara non sortiscono novità. Marc Marquez procede con un ritmo inarrivabile per tutti e gestisce senza patemi il gap su Petrucci, mentre Rossi (ormai in piena crisi di gomme) tiene il gradino più basso del podio davanti a Miller, Pedrosa e Lorenzo.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo