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F1, GP Monaco 2018: oggi è in palio una pole position decisiva, sul circuito dove non si può sorpassare

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È arrivato il tanto atteso sabato del Gran Premio di Monaco 2018. La gara, sostanzialmente, inizia già nella giornata odierna. Per quale motivo? È presto detto. Chi parte davanti a tutti a Montecarlo ha già buona parte della vittoria in tasca, su un circuito nel quale è pressochè impossibile sorpassare. Proprio per questo, una buona metà della corsa di domani si deciderà nelle qualifiche odierne (che scatteranno alle ore 15.00) con una pole position che si giocherà sul filo dei millesimi e che, per quanto detto in precedenza, è la più agognata di tutto il Mondiale di Formula Uno.

Guardando agli ultimi 10 anni, però, notiamo un cambiamento. Nelle ultime tre edizioni, per esempio, chi è partito davanti a tutti non ha poi vinto la gara. Nel 2015 il pole position c’era Lewis Hamilton (l’unica della sua carriera a Monaco) ma il successo andò al suo compagno Nico Rosberg (il terzo consecutivo). Nel 2016 fu Daniel Ricciardo a centrare la pole, ma la vittoria andò proprio all’inglese della Mercedes (due volte sul gradino più alto del podio a Montecarlo) mentre un anno fa la Ferrari si scambiò le postazioni dei piloti. Kimi Raikkonen centrò la pole davanti a Sebastian Vettel che, grazie ad una strategia d’attacco, passò ai box il compagno finlandese. Nelle sette volte precedenti, invece, il nome del poleman era lo stesso del vincitore. 

Nei 78 giri del Gran Premio più glamour e famoso del mondo le incognite non mancano, tra Safety Car, incidenti, strategie con le gomme e “toccate” al guardrail, ma il sabato rimane sempre fondamentale e decisivo. Chi, dunque, si presenta nella migliore maniera alle qualifiche odierne?

Su tutte, dopo quanto visto giovedì, non possiamo non mettere la Red Bull. La scuderia di Milton Keynes ha proposto una RB14 che sembra davvero perfetta sulle stradine del Principato. Daniel Ricciardo ha fissato con 1:11.841 il nuovo record (ufficioso) del tracciato, mentre Max Verstappen ha dimostrato di poter scendere sull’1:12.0 con estrema facilità. In una pista dove la potenza del motore conta davvero poco non è affatto da escludersi una pole targata Red Bull, ma i rivali non molleranno facilmente.

In primis Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. La Ferrari, come suo solito nella prima giornata di prove libere, si è leggermente nascosta, ma ha comunque dato la sensazione di essere in crescita. La vettura della scorsa stagione era letteralmente dominante sui saliscendi di Montecarlo, mentre la SF71H, con il suo passo allungato, sembra lievemente inferiore. Le chance per puntare alla prima fila sono intatte, e da uno come il quattro volte campione del mondo ci si può sempre attendere la zampata vincente.

Leggermente più indietro mettiamo la Mercedes, ma sapendo perfettamente che la W09 è decisamente più competitiva rispetto alla sua edizione precedente. Giovedì Lewis Hamilton ha concluso a circa mezzo secondo da Ricciardo (Valtteri Bottas appariva più in difficoltà) ma è il re della pole position, per cui non si può non mettere nel novero dei candidati. Il ricordo della banale eliminazione nel Q2 di dodici mesi fa lo farà guidare con ancor maggiore cattiveria. Un monito ulteriore per gli avversari.

Pensare ad una pole position che non finisca nelle mani di uno di questi sei piloti appare utopistico, quindi staremo a vedere chi sarà il migliore e che, di conseguenza, domani potrà partire come grande favorito per ricevere il trofeo a fine gara dalle mani del Principe Alberto di Monaco. Quale nome uscirà dalla roulette di Montecarlo? Dato che siamo vicini al Casinò non si può che dire Les jeux sont fait rien ne va plus!

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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