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MotoGP, GP Italia 2018: Jorge Lorenzo, la risposta del fuoriclasse. Ducati: ora che succede?

Pubblicato

6 anni fa

3 Giugno 2018

Ha un sapore molto particolare la 55esima vittoria in carriera di Jorge Lorenzo. Dopo le polemiche di questi ultimi mesi e settimane e gli attriti con la Ducati, il maiorchino ha ottenuto quest’oggi, sul circuito del Mugello (Italia), la sua prima vittoria in sella alla Rossa, ponendo il settimo sigillo personale sul tracciato toscano. La sentiva in modo particolare questa corsa Jorge e le lacrime sotto il casco, al termine della stessa, tradiscono chi, all’esterno, è sempre serioso e concentrato.

Oggi non ce n’è stato per nessuno. Il compagno di squadra Andrea Dovizioso (secondo), che in altre occasioni aveva prevalso, è arrivato a debita distanza ed il trionfo di Lorenzo, in sella alla GP18, è quello della rivalsa. In tanti lo avevano accusato in questi mesi di superbia e poca voglia di adattarsi alla moto italiana. Oggi però, a detta sua, con una D16 più adatta al proprio stile (serbatoio modificato), il maiorchino è tornato a fare la differenza. In poche parole, è arrivata la risposta del campione.

Un risultato che, a conti fatti, non cambia però le carte in tavola. A dirlo è lo stesso Lorenzo, poco dopo il trionfo: “Sfortunatamente è troppo tardi. Non è perché adesso senza pressione potevo guidare meglio, perché se avessi avuto questi pezzi prima i risultati sarebbero arrivati prima. Gigi (Dall’Igna, ndr) ha creduto in me ma forse troppo tardi. Se ci avesse creduto prima forse ora direi che rimarrei in Ducati”.

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Parole che non lasciano troppo spazio alle interpretazioni. Del resto, la scuderia italiana a, più riprese, aveva lasciato intendere che il n.1 sarebbe stato, in futuro, Dovizioso e non può essere una gara come questa a mutare improvvisamente gli equilibri. Aspetti noti ai dirigenti di Borgo Panigale ed allo stesso Jorge che, a questo punto, correrà con la voglia di dimostrare che pilota sia e quanto meriti una sella importante nel proprio futuro. Yamaha Petronas? Nelle prossime settimane lo sapremo, di sicuro se l’iberico dovesse replicare questo risultato, in Ducati avranno di che rammaricarsi.