Seguici su

Nuoto

Nuoto, chiesti otto anni di squalifica per Filippo Magnini. Deferimento per consumo e somministrazione di sostanze

Pubblicato

il

La Procura di Nado Italia ha chiesto otto anni di squalifica per Filippo Magnini. Il deferimento è stato richiesto per consumo o tentato consumo di sostanze dopanti (articolo 2.2), favoreggiamento (2.9) e ora anche somministrazione o tentata somministrazione di sostanza vietata (2.8), nuovo capo di accusa aggiunto nelle ultime ore. Il due volte Campione del Mondo dei 100 metri si è ritirato al termine del 2017 e non ritornerà più in vasca ma questa è indubbiamente una spiacevole coda sulla sua gloriosa carriera.

L’indagine dell’agenzia antidoping era partita dall’inchiesta penale della Procura di Pesaro sul medico Guido Porcellini a cui il nuotatore si era rivolto. Non sono emersi coinvolgimenti penali di Magnini mentre il dietologo era stato rinviato a giudizio per commercio di prodotti dopanti, falso e ricettazione e somministrazione di medicinali deteriorati. Come riporta la Gazzetta dello Sport, sono diverse le circostanze, secondo la Procura di Nado Italia, in cui il comportamento di Magnini è stato discutibile: un bonifico di 1200 euro per De Grandis, un colloquio con Santucci sulla fornitura di “funghi”, la richiesta a Porcellini di inviargli dei “dati per un amico”, oltre alla frase shock sull’inutilità di andare ai Mondiali senza assumere i prodotti indicati dal medico (dichiarazione contestata nell’interrogatorio di aprile).

Ora il Procuratore capo Pierfilippo Lavarini dovrà convincere i giudici in merito alla natura dopante delle sostanze di cui si ipotizza Magnini abbia fatto uso. La richiesta di otto anni è pesantissima, vedremo come si evolverà la situazione.

 





(Foto: Federico Rostagno / Shutterstock.com)

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità