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MotoGP
MotoGP, GP Catalogna 2018: i precedenti di Andrea Dovizioso a Barcellona. Il trionfo nel 2017 il ricordo più dolce
Dopo le emozioni del GP d’Italia, al Mugello, il Circus del Motomondiale e della MotoGP fa rotta verso la Spagna, in Catalogna, per il settimo round iridato. Sul circuito del Montmeló ci si aspetta molto dalla Ducati. La Rossa, reduce dalla doppietta sull’asfalto toscano, vuol riconfermarsi anche lungo il nastro d’asfalto catalano. In particolare le attenzioni sono per Andrea Dovizioso.
Il forlivese, secondo alle spalle del compagno di squadra Jorge Lorenzo nell’ultimo appuntamento, ha interrotto la sequenza negativa che aveva caratterizzato le sue ultime prestazioni. Il doppio “zero” di Jerez de la Frontera (Spagna) e di Le Mans (Francia) era stato un duro colpo per le ambizioni iridate del “Dovi“, tenendo conto dei successi consecutivi di Marc Marquez, attuale leader del campionato e detentore del titolo.
Tuttavia, il podio italico e la scivolata del fenomeno iberico hanno fatto salire nuovamente le quotazioni del centauro italiano. Lo svantaggio di 29 punti da Marc, in classifica generale, è sempre importante ma, per quanto fatto vedere dalla GP18, non è incolmabile, visto che di gare da portare a termine sono molte. Andrea si presenta ai nastri di partenza del weekend iberico con la voglia di far bene.
Quali sono, dunque, i precedenti di Dovizioso a Barcellona? La storia parla di due vittorie, un secondo posto e tre terzi posti nella carriera del nostro portacolori, tra 125cc, 250cc e MotoGP. Senza voler andare troppo indietro nel tempo appare scontato che il ricordo più dolce sia quello dell’anno scorso quando, un po’ a sorpresa, il ducatista si impose autorevolmente, dando una lezione di strategia e di intelligenza al resto della concorrenza.
La corsa di “Dovipower” fu impeccabile. Dopo aver fatto sfogare Lorenzo, Marquez, Pedrosa, dal 6° giro ha iniziato a farsi vedere, superando avversari su avversari e portandosi in testa 10 giri dopo. Un capolavoro tattico la preparazione del sorpasso decisivo su Pedrosa: un misto tra razionalità ed azzardo. Del resto, la crescita del pilota italiano di queste ultime due stagioni si è basata sul riuscire a conciliare due aspetti, di base, antitetici ma fondamentali per vincere.
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L’obiettivo di Andrea, ovviamente, è quello di replicare l’arrivo in solitaria dell’anno scorso. Molto dipenderà dalla voglia di riscatto di Marquez e anche da un Lorenzo, in grande spolvero al Mugello, non sottovalutando la Yamaha di Valentino Rossi, che ha sempre molto gradito il layout spagnolo.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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