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Pagelle Egitto-Uruguay, Mondiali 2018: 0-1. La decide Gimenez, miracoloso El-Shenawi, Suarez sprecone

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PAGELLE EGITTO – URUGUAY 0-1

EGITTO

Mohamed El Shenawy: 7. Due interventi provvidenziali su Suarez tengono in piedi le sorti del match, il miracolo sul tiro di Cavani è una consacrazione, incolpevole sul gol di Gimenez. Sicuro e ben piazzato, una prestazione di gran lunga sopra la media per essere l’esordio in nazionale.

Ahmed Fathi: 6,5. Nel primo tempo il capitano evita che il Matador possa mettere il pallone nel rettangolo di gioco. Si mette in luce anche in fase offensiva con qualche cross in mezzo all’area avversaria, anche se di qualità migliorabile. Il tiro in porta al 72′ è la chiara dimostrazione che questa squadra ci ha creduto alla vittoria.

Ali Gabr: 6. Il difensore centrale egiziano contrasta ottimamente le minacce della Celeste fino all’89° minuto. Che salvataggio di testa sul tiro a volo di Cavani al 23′! Poche colpe sul gol nel finale.

Ahmed Hegazy: 5,5. Fa più fatica del compagno in difesa a marcare la coppia d’attacco della nazionale uruguaiana. Ammonito nel finale per un contrasto duro ai danni di Suarez.

Mohamed Abdel-Shafy: 5,5. Dalla destra Nandez e Varela fanno quel che vogliono, fortunatamente finora poche azioni da quella fascia ha raggiunto uno dei due attaccanti, e quando è successo Hegazy e Gabr erano sempre pronti

Mohamed Elneny: 6. Molta precisione nei passaggi, ma soltanto uno chiave. Segnale che il compito dei due mediani è cercare di aiutare la difesa piuttosto che far partire azioni pericolose. Il giocatore dell’Arsenal infatti si sacrifica molto dietro, con contrasti a volte al limite

Tarek Hamed: 6. Un po’ più in luce in fase offensiva del suo compagno di squadra, anche se il suo unico tiro dalla distanza viene murato. Nel suo momento migliore della partita subisce l’infortunio. (DAL 50′ Sam Morsy: 6. Entra al posto di Hamed infortunato per imitare Elneny. Il suo compito lo svolge bene, ma si sente l’assenza del titolare, pedina importante nella metà campo egiziana.)

Amr Warda: 6. Le idee sono buone, la tecnica a volte lascia un po’ a desiderare. Tutto sommato costruisce e si propone con interesse come i suoi compagni nel reparto offensivo. (DALL’ 82′ Ramadan Sobhi: s.v.)

Abdallah El-Said: 6. Si fa vedere a sprazzi, il meno vivace dei tre nella trequarti. Dimostra comunque di meritarsi il posto da titolare, interessante il filtrante per il contropiede di Trezeguet.

Mahmoud Trezeguet: 6,5. Incute paura ad inizio partita nell’area di rigore celeste, anche se poi la sua unica conclusione è smorzata dalla difesa avversaria. Si inserisce bene, buone qualità tecniche individuali. Manca solo quel quid : il tiro in porta.

Marwan Mohsen: 5,5. Davanti è quello un po’ più spento tra i suoi compagni di squadra nella prima mezz’ora. Al 27′ ha la prima occasione sui suoi piedi, ma la conclusione è debole e preda facile di Muslera. (DAL 63′ Kahraba: 6. Il suo “pseudonimo” significa “elettricità”. Non poteva esserci nome migliore. Messo piede sul terreno di gioco ruba palla a Varela, lotta contro i difensori e anche se perde ogni singola battaglia, non si arrende mai)

C.T. Hector Cuper: 6. Imposta alla grande il match tatticamente, tant’è che la sua nazionale gioca meglio nel primo tempo rispetto ai favoriti. Sfortunato per la perdita di una pedina molto importante come Hamed ad inizio ripresa. La valutazione di non mettere in campo Salah? Comprensibile, ci sono due partite ancora più decisive per le sorti dei nordafricani.

URUGUAY 

Fernando Muslera: 6. Gli unici momenti in cui ha la sfera tra le sue braccia è quando raccoglie il tiro debole di Mohsen e sulla pronta uscita sul cross di Warda al 29′ e in occasione di un’uscita su cross di Warda sempre nel primo tempo. Per il resto ci pensa sempre la retroguardia a sventare pericoli.

Martin Caceres: 5,5. Commette qualche errore di troppo in controllo palla, Godin è costretto anche al fallo per evitare un minaccioso contropiede. Il discorso non cambia nel secondo tempo, anzi rischia pure di decidere in maniera negativa l’esito dell’incontro

Diego Godin: 6,5. Costretto a svolgere pure i compiti del compagno di squadra precedentemente preso in causa, il quale non è in partita nei primi quindici minuti di gioco, a volte è costretto ad agire contro le regole. Sventa gran parte dei contropiede dell’Egitto nei secondi 45′.

Josè Gimenez: 6,5. Decide il match con l’incornata sugli sviluppi del calcio di punizione di Sanchez (questo gli regala mezzo voto in più). In difesa è costretto a rimediare alle pecche dei centrocampisti.

Guillermo Varela: 5. Non bene in fase difensiva: Trezeguet lo sovrasta e Kahraba appena entrato gli soffia la sfera dai piedi. Lievemente meglio in attacco, bene nell’uno contro uno nel confronto con Abdel-Shafi.

Giorgian De Arrascaeta: 6. Poco conosciuto in Europa, ma il giocatore del Cruzeiro mette subito in mostra le proprie abilità tecniche con palla al piede. Il meno prevedibile tra i suoi compagni. Tabarez è costretto a sostituirlo perché non riesce ad incidere.

Dal 59′ Cristian Rodriguez: 6. Cerca sempre di lanciare Suarez, ma quando un attaccante è in giornata no, non è chi lo mette in porta che fa la differenza.

Matias Vecino: 5,5. Poca precisione nei passaggi, errori in fase di impostazione. A fine primo tempo rischia di far partire una potenziale azione che avrebbe potuto portare in vantaggio i Faraoni. Aumenta la percentuale dei passaggi riusciti nella ripresa, ma pecca di originalità come la maggior parte dei suoi compagni di squadra. (DALL’ 87′ Lucas Torreira: s.v.)

Rodrigo Betancur: 6. Meglio dell’interista nella precisione dei passaggi e per personalità: il centrocampista bianconero si propone di più nei dribbling e nell’uno contro uno.

Nahitan Nàndez: 5,5. Se si vanno a vedere le statistiche, notiamo che nessun cross è arrivato alla testa delle due punte. Il motivo? Troppo prevedibile e macchinoso, cerca solo il cross. (DAL 59′ Carlos Sanchez: 6,5. L’innesto che serviva all’Uruguay per cercare più personalità sulla fascia. Non smette mai di cercare l’assist decisivo, e alla fine è sua la punizione che porta al gol).

Edinson Cavani: 6,5. Il più propositivo e l’unico pericoloso tra i compagni di squadra in maglia bianca. Precisissimo il lancio per Suarez a inizio ripresa, peccato che il giocatore del Barcellona sprechi tutto. Negli ultimi dieci minuti si prende in pugno tutta la squadra, ma l’estremo difensore dell’Egitto prima e il palo dopo, gli negano la gioia della marcatura.

Luìs Suarez: 4. Si mangia le occasioni più ghiotte della partita: la prima al 23′ a due passi dalla porta colpisce malissimo il pallone mandandolo all’esterno della rete; la seconda, ad inizio ripresa, a tu per tu con l’estremo difensore servito alla perfezione da Cavani. Non c’è due senza tre: a metà ripresa cerca di smarcare El-Shenawi, ma il suo “dribbling” finisce tra le braccia del portiere.

C.T. Oscar Washington Tabarez: 6. Troppa prevedibilità a centrocampo, che si conferma punto debole della Celeste. Riesce a porre rimedio effettuando tutte e tre le sostituzioni disponibili in quel reparto, e alla fine l’assist è proprio di Carlos Sanchez, entrato in campo al 59′.





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Foto: Dziurek / Shutterstock.com

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