MotoGP
Pagelle MotoGP, GP Catalogna 2018: Jorge Lorenzo gongola, la Ducati si mangia le mani. Valentino Rossi concreto
LE PAGELLE DEL GP DI CATALOGNA 2018, CLASSE MOTOGP
Jorge Lorenzo, 10: sotto sotto, il maiorchino sta godendo da matti…La Ducati in questi due anni non lo ha capito e coccolato come avrebbe voluto. Si è sentito sminuito: lui, cinque volte campione del mondo, messo in secondo piano rispetto ad Andrea Dovizioso. Nel frattempo, tuttavia, Lorenzo ha capito la Ducati ed ora riesce a guidarla, finalmente, come avrebbe sempre voluto. I numeri parlano chiaro, con due vittorie nette nelle ultime due gare. Per il Mondiale ormai è tardi (-49 da Marquez), ma è pressoché certo che il maiorchino potrà rimpinguare il bottino di successi da qui a fine stagione. Salutando poi la scuderia di Borgo Panigale e lasciandole tra le mani solo enormi rimpianti.
Valentino Rossi, 8: terzo podio consecutivo con una Yamaha due gradini sotto rispetto a Ducati e Honda. E’ un mastino che con classe ed esperienza riesce sempre a trarre il massimo possibile anche in situazioni di oggettiva difficoltà. La caduta di Andrea Dovizioso ha certamente aiutato il ‘Dottore’, comunque autore di una prestazione di infinita sostanza. Nella seconda parte di gara il 39enne di Tavullia ha girato a tratti sugli stessi ritmi di Lorenzo e Marquez. Qualche segnale di miglioramento si è intravisto da parte della scuderia di Iwata, ancora troppo poco, tuttavia, per lanciarsi in improbabili voli pindarici. Il secondo posto in classifica a sole 27 lunghezze da Marquez la dice lunga sulle qualità ancora intatte di un pilota che non ne vuole sapere di arrendersi all’inesorabile scorrere del tempo.
Marc Marquez, 7,5: quando capisce che Lorenzo ne ha di più, decide di accontentarsi di un prezioso secondo posto. E’ diventato da qualche anno anche un fine calcolatore, dote che lo rende quasi imbattibile sul lungo periodo. La Ducati inizia ad impensierire la Honda, tuttavia il margine di vantaggio su Lorenzo resta di assoluta sicurezza, mentre Rossi non sembra poter impensierire l’iberico con una Yamaha inferiore.
Andrea Dovizioso, 3: terza caduta nelle ultime quattro gare e 49 punti di distacco da Marquez in classifica. Il Mondiale del forlivese, di fatto, è terminato oggi, almeno per quanto riguarda la rincorsa all’iride. Cosa ancor peggiore, il centauro italiano è stato agganciato nella graduatoria anche dal compagno di squadra Lorenzo. Sono bastate due gare per ribaltare il mondo. Lorenzo è tornato a dimostrare che non si vincono cinque titoli per caso ed ora viaggia molto più forte di un Dovizioso che sta subendo un palese contraccolpo psicologico. Del pilota freddo e quasi infallibile della passata stagione si sono perse le tracce. Un ridimensionamento evidente.
Cal Crutchlow, 6,5: lotta per tutta la gara e agguanta un quarto posto di sostanza, togliendosi la soddisfazione di battere la Honda ufficiale di Daniel Pedrosa con la sua Lcr.
Daniel Pedrosa, 5,5: solita gara anonima per lo spagnolo, lontanissimo dai primi e mai in lizza per il podio. Sempre più impietoso il confronto con il compagno di team Marc Marquez. Anche per questo la Honda ha scelto di dire basta a fine stagione.
Maverick Vinales, 5: risale al sesto posto con un buon finale. Da questa prima parte di Mondiale, tuttavia, esce con le ossa rotte nel confronto diretto con Valentino Rossi, ancora superiore allo spagnolo a dispetto dei quasi 40 anni.
Danilo Petrucci, 5,5: parte bene, poi deve accontentarsi di un anonimo ottavo posto dopo aver accusato un degrado degli pneumatici.
Andrea Iannone, 4,5: prestazione incolore. Si fa vedere solo nelle prime curve, quando si porta al secondo posto. Una gloria che dura pochi secondi: il ritmo non c’è, la decima piazza non può soddisfarlo.
federico.militello@oasport.it
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