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Brasile-Svizzera 1-1, Mondiali 2018: verdeoro fermati sul pari alla Rostov Arena. Non basta la magia di Coutinho

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Non va oltre l’1-1 il Brasile nel proprio esordio ai Mondiali 2018 di calcio in Russia. La squadra verdeoro è stata fermata sull’1-1 da un’ottima Svizzera, che non ha rubato nulla, alla Rostov Arena. Non è bastata la magia di Coutinho al 20′ a regalare i tre punti ai sudamericani nel primo impegno del gruppo E. Nella ripresa un perentorio stacco di testa di Zuber, al 50′, è valso il pareggio agli elvetici che così iniziano con il piede giusto quest’avventura iridata. Al termine della prima giornata del raggruppamento è la Serbia, vincitrice 1-0 contro Costa Rica, ad essere in vetta.

PRIMO TEMPO – Tite opta per 4-2-3-1: Alisson; Danilo, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Casemiro, Paulinho; Willian, Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus. Risponde Petkovic con un modulo speculare: Sommer; Lichtsteiner, Schar, Akanji, Rodriguez; Behrami, Xhaka; Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic. Il Brasile inizia molto bene nei primi minuti, agendo prettamente sulla fascia sinistra, sull’asse Marcelo-Neymar e creando non pochi imbarazzi alla retroguardia rossocrociata. Al 20′ è proprio grazie ad un’iniziativa del n.10 che la palla arriva a Coutinho, destro a giro fantastico e sudamericani in vantaggio. La partita sembra in discesa ma la compagine brasiliana si specchia un po’ troppo e consente agli elvetici di uscire dal momento difficile senza però essere particolarmente pericolosi dalle parti di Alisson.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa, la squadra di Petkovic spinge maggiormente, soprattutto grazie ad uno Shaqiri particolarmente ispirato. L’ex calciatore dell’Inter si procura un corner ed è sugli sviluppi dello stesso Zuber, sfruttando una dormita di Miranda, insacca alle spalle del portiere della Roma, pareggiando i conti. Attacca a testa bassa la compagine di Tite ma manca la dovuta lucidità. E’ Neymar ad illuminare la scena con alcune giocate ma Coutinho e il subentrato Firmino sono poco concreti. Termina quindi sull’1-1 e le perplessità sulla prova dei cinque volte campione del mondo non mancano.

 

 





Foto: Shutterstock.com

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