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Tennis: la nuova dimensione di Fabio Fognini

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Quando sei l’unico insieme a Nadal a vincere due tornei consecutivamente, quando sblocchi un tabù che continuava ininterrotto dal 1976 (anno dell’accoppiata Roma-Parigi di Adriano Panatta) e quando entri per la prima volta tra i primi venti della classifica mondiale, non puoi non essere entrato in una nuova dimensione della tua carriera. Fabio Fognini nelle ultime due settimane è riuscito in tutto questo, conquistando prima Stoccarda e poi Amburgo, con la classe di un talento cristallino e con la forza mentale da vero e proprio campione.

Sulle capacità tecniche del tennista di Arma di Taggia non c’erano mai stati dubbi, anzi proprio il suo valore con la racchetta in mano faceva “incavolare” ancora di più tutti i tifosi italiani, perchè quasi sempre sul più bello il ligure si perdeva, che gettava al vento tante occasioni per fare quel definitivo salto di qualità. Quest’anno, però, tutto è cambiato, Fabio è apparso più maturo, consapevole dei propri mezzi sia tecnici che fisici (impressionante la velocità dei suoi piedi e come arrivi su ogni pallina) e in queste due settimane l’incantesimo è finalmente sbocciato. Grandissimo merito va dato al tecnico spagnolo Josè Perlas, che ha preso il ligure sotto la sua ala protettiva e lo ha portato fino al numero 19 del ranking Atp. Lo stesso coach iberico parla di un Fabio che non ha ancora raggiunto i suoi limiti, che ha saputo lottare, soffrire e lavorare sodo anche quando i risultati sembravano non arrivare.

Adesso il tennis italiano si ritrova un giocatore che sa di poter giocare alla pari con tutti, anzi che può far valere in quasi tutti i match la sua superiorità, trovando quella maturità che solo i grandi campione possiedono. Nella finale di ieri con Delbonis sul 4-1 a favore dell’argentino nel secondo set, il vecchio Fognini avrebbe tranquillamente lasciato andare la partita e perso un match che doveva invece fare suo, invece il nuovo n°1 d’Italia ha stretto i denti, rimontato, annullato tre match point e vinto in scioltezza nel terzo parziale.

Una crescita esponenziale per Fabio, che nella classifica annuale sarebbe al 14esimo posto e quindi ancora in corsa per raggiungere il Masters di fine anno. Sarebbe un risultato davvero straordinario per il 26enne italiano, che ora è chiamato all’esame più difficile: quello di riconfermarsi. Questa settimana sarà ancora protagonista sulla terra rossa (ad Umago in Croazia) e poi volerà negli Usa per la stagione sul cemento.Proprio su questa superficie potremmo avere la conferma di aver trovato il nuovo Fognini, passato ormai nella dimensione dei grandi campioni.

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da gazzettino.it

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