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Ciclismo
Matteo Trentin torna in corsa: “Ho una vertebra più bassa del normale. Sensazioni buone: ora la Ionica, poi gli Italiani e la Vuelta”
Matteo Trentin torna in gara e sarà al via della Adriatica-Ionica, piccola corsa a tappe in programma da oggi a domenica. Il 28enne vestirà i gradi di capitano della Nazionale nell’evento voluto da Moreno Argentin. Sarà un’occasione importante per il trentino dopo il brutto infortunio patito alla Parigi-Roubaix: “Di gran lunga l’infortunio peggiore della mia carriera – ha dichiarato il ciclista alla Gazzetta dello Sport. E’ come se la vertebra fosse collassata, ora è due millimetri più bassa del normale“.
L’uomo della Mitchelton Scott è pronto per tornare: “La forma non è chiaramente stratosferica, ma le sensazioni sono buone, anche più di quelle che mi aspettavo. Scoprirò a che punto sono della preparazione tappa dopo tappa, ma l’arrivo di Maser darà già indicazioni importanti. E se ci saranno opportunità non me le lascerò sfuggire“.
Matteo Trentin ha definito anche il programma per il resto della stagione: “Dopo questa corsa parteciperò ai Campionati Italiani. Quindi Giro di Polonia e Vuelta di Spagna. Il tricolore mi fa gola? A chi non la farebbe. La testa mi direbbe di provarci, però bisogna essere realisti. Vedremo come sto dopo questa corsa“.
Il trentino sarà in squadra con Moser, Minali e altri dilettanti: “Conosco Toniatti perché correva con mio fratello. Tagliani l’ho conosciuto a Livigno. Gli altri non li conosco ma se sono qui, con questa maglia, è perché se lo meritano. Devono approfittare di questa occasione. Si trovano in una corsa di livello con dei campioni, Cavendish e Viviani per esempio, che da dilettanti nemmeno si possono sognare di trovare. In Italia ci sono squadre che come dilettantistiche ormai non hanno più senso. Devono fare come la Trevigiani, passare Continental per fare crescere i corridori, all’estero questa è la norma“.
(foto Pier Colombo)
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