Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Scherma
Scherma, Arianna Errigo in esclusiva: «A Budapest per un podio azzurro»
Ai Mondiali di Budapest arriva da numero 1 del mondo nel fioretto, con un argento olimpico messo nel cassetto un anno fa e la voglia di riuscire, una volta per tutte, a essere lei sul gradino più alto del podio di una grande manifestazione. Arianna Errigo, signora della scherma italiana, ha avuto una stagione difficile, ma questo non le ha impedito di ottenere risultati. Ha perso il maestro, si è allenata da autodidatta, poi si è trasferita a Frascati, prendendo una decisione importante. Olimpiazzurra l’ha sentita in esclusiva a ridosso dell’appuntamento con la A maiuscola.
Olimpiazzurra: Manca poco al mondiale, che sensazioni provi?
Arianna Errigo: «Il mondiale è la gara più importante della stagione, viene dopo l’Olimpiade, quindi sono contenta che a giorni sarò in pedana».
OA: Per te è stata una stagione particolare. L’addio al tuo maestro, gli allenamenti da autodidatta. Tante volte hai detto che la scherma ti stava un po’ antipatica. Perché? Ti è passata questa antipatia?
A.E.: «L’anno post olimpico doveva essere l’anno più tranquillo. Bisognava recuperare con calma e poi arrivare preparati al Mondiale di Budapest. Invece subito dopo l’Olimpiade non mi sono fermata un secondo. Ho saltato le vacanza lontano da tutto e tutti. Sono iniziate interviste, presenze in tv e tante cose bellissime ma allo stesso tempo stressanti, perché non sono abituata. Ho dovuto affrontare un addio con il mio ex maestro nel peggiore dei modi possibili dal punto di vista umano. Mi sono, di conseguenza, trasferita a Frascati. Non avendo più fiducia in nessuno, ho deciso di allenarmi da sola. Ho iniziato l’avventura con l’università».
OA: Qual è stato il momento più difficile?
A.E.: «La cattiveria mi ha fatto fare la prima parte di stagione molto bene. Poi ad aprile sono crollata. Non avendo un maestro come scudo, tante situazioni non sono stata in grado di gestirle. Le persone intorno a me pretendevano e forse non accettavano questa mia scelta. Temporanea, come ho sempre specificato».
OA: Certo non ti sono mancati i risultati. Numero 1 del ranking mondiale, campionessa italiana. Vieni da un argento olimpico e agli Europei sei stata eliminata ai quarti. Ancora una volta da Elisa Di Francisca. Hai pensato a quali errori hai compiuto negli assalti con lei?
A.E.: «La stagione è andata abbastanza bene soprattutto perché quando ero preparata sia fisicamente che mentalmente ho fatto pochi errori. Devo migliorare tanto, tantissimo, perché le mie avversarie lavorano sulla mia scherma. A Budapest vedremo se ho lavorato bene, anche perché ho finalmente deciso con chi lavorare!».
OA: Pensi di poterti prendere la rivincita già a Budapest?
A.E.: «A Budapest vado per tirare al massimo, cercando di non mollare mai e venendo fuori da situazioni difficili se si dovessero presentare. Contro qualunque avversaria, che sia italiana o no. Se riuscirò in questo, avrò fatto passi da gigante!».
OA: Ai Mondiali tornerà anche Valentina Vezzali. Un valore aggiunto per la squadra? Come l’avete accolta in ritiro?
A.E.: «Valentina Vezzali è sicuramente un valore aggiunto. Il tempo di recupero non è molto ma lei è una macchina e ce la può fare tranquillamente».
OA: Non è un mistero che in passato ci siano stati degli attriti tra voi. Tutto superato?
A.E.: «Tutto superato, dal giorno dopo, quando ci siamo chiarite».
OA: Le avversarie più pericolose saranno ancora una volta le russe. Come vivi gli assalti con loro dopo il trasferimento a Mosca di Cerioni e Bortolaso?
A.E.: «Ovviamente all’inizio non è stato facile. Vederli con un’altra tuta è stato strano. Soprattutto quando davano i consigli, la voce era familiare ma non era per noi. Il tempo ha fatto metabolizzare questa situazione atipica nella scherma».
OA: Sarebbe un sogno vedere un podio tutto azzurro come alle Olimpiadi. Credi sia possibile?
A.E.: «Ovviamente è possibile, perché anche quest’anno abbiamo dimostrato che l’Italia è e sarà sempre la più forte nazione al mondo e non sono stati solo due maestri a crearla!».
gabriele.lippi@olimpiazzurra.com
Twitter: GabrieleLippi1
Foto di Augusto Bizzi