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Superbike
Superbike, Round Stati Uniti 2018: Jonathan Rea domina anche gara-2 a Laguna Seca su Davies e Laverty, out Melandri
Jonathan Rea (Kawasaki) non si ferma più e vince in scioltezza anche Gara-2 del Gran Premio degli Stati Uniti 2018 della Superbike sul tracciato californiano di Laguna Seca. Il campione del mondo in carica è assolutamente implacabile e centra la doppietta anche sulla pista di Monterey, allungando in classifica sugli inseguitori (+75 su Chaz Davies e +105 su Michael van der Mark) e mettendo una seria, se non serissima, ipoteca sul suo quarto titolo iridato consecutivo nel campionato dedicato alle moto derivate di serie.
La seconda manche della gara statunitense, sostanzialmente, è durata pochi minuti, giusto il tempo di vedere il nord-irlandese recuperare dalla nona casella della griglia dalla quale partiva, prendere il comando della corsa e gestire l’ennesimo successo della sua annata. Alle sue spalle si classificano il britannico Chaz Davies (Ducati) a 5.0 secondi, mentre completa il podio l’irlandese Eugene Laverty (Aprilia) che scattava dalla pole position, a 6.7.
Quarta posizione per il britannico Alex Lowes (Yamaha) a 8.0 davanti al compagno di scuderia olandese Michael van der Mark a 9.7, quindi seste e settime le Ducati degli spagnoli Xavi Fores e Jordi Torres a 14.7 e 16.7, mentre è ottavo un deludente e mai in gara Tom Sykes (Kawasaki) a 17.2, nono il padrone di casa Jake Gagne (Honda) a 35.4 mentre è decimo il francese Loris Baz (BMW) a 39.8.
Concludono la loro domenica nella sabbia del tracciato di Laguna Seca i nostro Marco Melandri (Ducati) e Lorenzo Savadori (Aprilia) con due cadute nelle prime fasi di Gara-2.
LA GARA
La griglia di partenza vedeva scattare in prima posizione l’irlandese Eugene Laverty (Aprilia) davanti ai ducatisti Marco Melandri e lo spagnolo Xavi Foresm quindi Tom Sykes (Kawasaki), l’olandese Michael van der Mark (Yamaha) e lo spagnolo Jordi Torres (MV Agusta) quindi Lorenzo Savadori (Aprilia) Chaz Davies (Ducati) e, nono, Jonathan Rea (Kawasaki). Al via Laverty tiene il comando davanti a Melandri, van der Mark e Fores, con Rea già settimo alle spalle di Davies.
Laverty prova subito ad allungare, con van der Mark a 7 decimi e Melandri che perdono terreno, mentre Fores viene infilato da Rea all’inizio del secondo giro. Il campione del mondo procede a tutta, saltando anche il romagnolo della Ducati all’ultima curva. Al via del terzo giro Laverty ha circa un secondo su van der Mark, mentre Rea è già alla caccia della seconda posizione.
1:23.521 per Rea che si porta a 412 millesimi da van der Mark all’inizio del quarto giro, pronto a salire nella piazza d’onore. Dopo poche curve, invece, si conclude la gara di Marco Melandri che finisce nella sabbia di curva 5.
Passa una sola tornata e Rea salta anche van der Mark all’ultima curva e punta il suo mirino su Laverty (in 1:23.480) che mantiene poco meno di un secondo di margine (902 millesimi). Quarto posto per Davies, quinto per Alex Lowes (Yamaha) sesto per Fores, settimo per Torres, ottavo per Sykes e nono per Savadori. All’altezza dell’ottavo giro Laverty non ha che 158 millesimi di vantaggio su Rea che, implacabile, lo infila all’ingresso di curva 3. In contemporanea finisce la gara di Savadori, vittima di una caduta.
Come prevedibile Rea prende la testa della corsa in poche tornate e inizia a spingere per fare il vuoto. Dietro di lui Laverty prova a non perdere troppo terreno con 1.9 secondi di vantaggio su Davies che rirpende van der Mark e lo supera in maniera inappellabile nel corso del decimo giro.
Mentre al comando il leader della classifica generale prosegue in maniera tranquilla (che per lui significa girare in 1:23 alto), Davies ricuce lo strappo nei confronti di Laverty, portandosi a soli quattro decimi di distacco a 10 giri dal termine. Il britannico della Ducati affonda l’attacco in curva 1 nel giro successivo e salta senza alcun problema l’irlandese, portandosi nella piazza d’onore.
Laverty inizia ad andare in sofferenza con gomme e moto e, negli ultimi giri, vede avvicinarsi pericolosamente il duo Yamaha composto da van der Mark e Lowes che, giro dopo giro, limano il proprio distacco fino a portarlo sotto il secondo. Lowes non ci sta e supera il compagno prima della curva del “Cavatappi” e si mette alla caccia del podio in prima persona con circa otto decimi da recuperare.
Gli ultimi chilometri di gara sono una vera e propria passerella per Rea, che va a tagliare il traguardo vittorioso senza alcun problema. Secondo posto per Davies, terzo per Laverty che tiene con i denti il gradino più basso del podio nonostante il forcing di Lowes.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Pier Colombo